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Simo_JD.
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Shantaram, un capolavoro letterario sarà il prossimo film di Johnny Depp. Esistono autori contemporanei capaci di confrontarsi con i grandi del passato? Come si riconosce un capolavoro? Sono domande che ammettono molte risposte, ma, forse, quella migliore di tutte passa attraverso un’emozione autentica e profonda: la gioia di averlo letto. Gregory David Roberts è un autore straordinario, capace di far entrare la vita all’interno delle sue pagine, riuscendo a toccare la mente e il cuore; ci cattura con i suoi personaggi e ci invita a una profonda valutazione esistenziale, orientata verso le nostre sfide, piccole e grandi, rammentandoci di scegliere per il meglio, aspirando sempre alla libertà, all’amore e al coraggio. Shantaram è un libro che stupisce sotto ogni punto di vista, può essere definito uno dei capolavori letterari della nostra epoca; è bene ripeterlo, perché tra le migliaia di titoli che vengono proposti in libreria ce ne sono alcuni, rarissimi, che hanno il privilegio di restare per anni sullo scaffale delle novità, non risentono del passare del tempo né della moda del momento. Libri come questo appaiono così appassionanti che i librai, i lettori, gli scrittori stessi provano piacere nel ritrovarlo a portata di mano, perché ne sono innamorati. Non è soltanto un fatto commerciale, che pure è fondamentale, ma di cuore; che sia una libreria o una biblioteca, un libro come questo deve trovare spazio.
Johnny Deep ha acquistato subito i diritti per realizzarne un film (in uscita nel 2014 con la regia di Mira Nair), ci sono stati altri successi nel cinema che richiamano le atmosfere di Shantaram e dell’India, per esempio si può ricordare The Millionaire, (2008) e il suo successo mondiale. Ma Shantaram ha una suggestione tutta letteraria che deve essere scoperta soprattutto sulla carta per entrare a far parte della nostra vita. Lo schermo più importante dove può essere proiettata la sua storia resta la fantasia e l’anima di chi legge. Se ci troviamo in libreria e siamo soli, riconoscere il dorso della copertina di un libro come questo ci fa sentire a casa: sostiamo un attimo a fissarlo, provando un velo di nostalgia. Se invece siamo in compagnia di qualcuno non possiamo fare a meno di chiedere se l’ha letto, per condividere opinioni e ricordi o semplicemente per consigliare di non perderlo. Shantaram è la storia di un’amicizia, tra un detenuto in fuga Greg, il protagonista, e Prabaker, un indiano dal sorriso aperto e sincero, che da taxista sconosciuto diventerà poi amico, consigliere, guida di vita di Greg. Lo introdurrà nel suo nuovo mondo, portandolo nel suo villaggio e presentandogli il capo, una donna di appena quarant’anni Rukhmabai Kharre, che gli darà un nuovo nome, una nuova occasione di riscatto: “[…]In quel villaggio povero e semplice tutti sapevano che il tesoro più prezioso erano gli esseri umani. Era tutto disegnato nel bel volto di Rukhmabai. Le rughe sugli zigomi erano dighe con cui tratteneva le lacrime. Domande inespresse e inesprimibili socchiudevano le labbra rosse e carnose ogni volta che rimaneva da sola, o s’impegnava in qualche lavoro. La determinazione irrigidiva la spavalda prominenza del mento. La fronte era sempre corrugata al centro, fra le sopracciglia, come se le morbide pieghe della pelle sottolineassero la terribile, penosa consapevolezza che non esiste la felicità senza dolore, non esiste ricchezza senza costo, e non esiste vita che, prima o poi, non conosca sofferenza e morte.”
Shantaram è una storia d’amore, inseguito e vissuto tra Greg e Karla. L’amore vero, forte e profondo, capace di attraversare gli anni e i continenti, e che comincia con un primo, incantevole istante: “Mi fissò e sostenni il suo sguardo. Poi Karla si chinò leggermente verso di me, come se si aspettasse qualcosa. Non capivo quell’espressione, e stavo ancora sforzandomi di decifrarla quando Karla si avvicinò e mi baciò in fretta sulle labbra. Era un bacio amichevole, impulsivo, generoso e senza secondi fini, ma cercai di convincermi che fosse qualcosa di più. Karla uscì dal locale insieme a Prabaker, e io feci una piroetta, trattenendo un urlo di felicità. Vidi i bambini che mi guardavano ridacchiando dalle fessure delle pareti. Feci una faccia spaventosa e loro risero ancora più forte, lanciandosi in vorticose parodie della mia danza di gioia.” Shantaram è la storia di una nazione: l’India. La cronaca dei costumi, dei sacrifici di un popolo e della sproporzionata ricchezza rapportata alla estrema povertà degli slum (le baracche con le tettoie di vimini e lamiera di cui ci raccontò tra i primi Dominique la Pierre ne La città della gioia, 1985). Ecco un frammento di Gregory Roberts che ci descrive tutto questo: “[…] Quando iniziò la progettazione del World Trade Center ai lavoratori fu destinata una vasta area, con trecento piccoli appezzamenti di terra per le baracche. Chi firmava il contratto otteneva un pezzo di terra e una somma di denaro con cui comprare pali di bambù, tettoie di vimini, corde di canapa e legname. I lavoratori costruivano le baracche con l’aiuto di parenti e amici. La distesa di baracche era come una rete di radici esili e poco profonde per le alte torri che sarebbero cresciute di lì a poco. Vennero scavati grandi pozzi per rifornire d’acqua la comunità. Furono tracciati viottoli e sentieri. Alla fine fu eretta un’alta rete di filo spinato attorno al perimetro del baraccamento per tenere alla larga gli abusivi. Era nato uno slum ufficiale. Attirati dai salari dei lavoratori e dai pozzi d’acqua potabile arrivarono anche gli abusivi, e si piazzarono intorno al reticolato. I primi furono piccoli imprenditori che aprirono a ridosso della rete chioschetti dove si vendevano –chai- e generi alimentari. […] Poi fu la volta delle bancarelle di verdura, dei sarti e dei ristoranti. I lavoratori che vivevano all’interno passavano sotto i varchi e andavano a spendere i loro soldi […]Anche se l’amministrazione di Bombay condannava lo slum illegale e i funzionari delle imprese di costruzione scoraggiavano i contatti tra lavoratori e abusivi, la gente si considerava un’unica comunità: destini, sogni e progetti s’intrecciavano nel groviglio della vita del ghetto. Per i lavoratori e gli abusivi era una recinzione come tante altre: arbitraria e irrilevante.”
Shantaram è un avventuroso viaggio alla scoperta di se stessi e del mondo, un viaggio di più di mille pagine che però si leggono avidamente, con gioia, stupore, interesse, e alla fine ci lasciano un senso di nostalgia, perché noi stessi abbiamo fatto parte di una meravigliosa avventura di carta e di parole. Riusciamo ad assaporare un’emozione che vorremmo trasmettere alla nostra vita. Dalle ultime pagine ecco una frase che vuole essere un augurio e una speranza: “La verità è che fortuna e sfortuna non contano, e non importa ciò che stai facendo: puoi cambiare la tua vita con un solo pensiero, con un solo gesto d’amore. Ogni battito del tuo cuore è un universo di possibilità”. [Shantaram, pag. 1173].
fonte: http://www.mauxa.com/approfondimenti/2012-...ohnny-depp.html
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LovelyPirate.
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Era da tanto che si parlava di questo progetto di Shantaram, John disse subito che gli piaceva da morire....ma quindi è ufficiale????? *____* cioè sarebbe meraviglioso.. . -
Simo_JD.
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Speriamo 
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Calypso*.
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anche io avevo sentito vociferare qualcosa in proposito..come trama sembra davvero promettente e molto bella *-* spero vivamente che Johnny accetti e che si riesca a produrlo, sarebbe perfetto! Per il resto..non ci manca che aspettare (purtroppo) il 2014 !
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DamonDepp~.
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Dalla trama sembra davvero bello *_* Speriamo di vedere Joh anche in queste vesti ♥ . -
Simo_JD.
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Infatti la trama mi piace molto, speriamo bene 
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DamiJD.
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mamma mia johnny ma non ti fermi un attimo ?! xD
Grazie simo!!. -
Simo_JD.
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Speriamo non si fermi MAI ♥♥♥♥ . -
Giù*.
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quoto! *-*. -
;Padmé;.
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...è nella lista dei libri che devo leggere -.- sta nella mia libreria da almeno tre anni (ancora prima che johnny decidesse di farne un film), ma la sua lunghezza mi scoraggia un pò!
comunque sarà bellissimo, me lo sento!. -
Giuly96ZA/Depp.
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Shantaram...già il nome mi piace un sacco!^^speriamo che sia vero mi piace l'idea che john faccia parte di un film letterario...daltronde i libri sono la mia più grande passione oltre ai suoi film e l'arte 
sono sicura che sarà un gran bel film! 
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Calypso*.
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Sono d'accordissima con te Giuly
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Mokidoki!.
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Se ancora non avete letto il libro... FATELO SUBITO, ORA , ADESSOOO!!!
non fatevi scoraggiare dalle dimensioni perchè una volta iniziato spererete con tutto il cuore che duri il più possibile.. e una volta finito lo rimpiangerete.
parola di lettore (vado per la 3'volta)
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GiulyP.
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Mia madre lo ha letto, voglio farlo anche io! ha detto che è bellissimo il libro ed è una storia davvero avventurosa, si addice molto a johnny! è da tanto che aspetto questo film. . -
RaÿOfLight.
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