Il vero AMORE!

da una bugia nasce un'amore, un'amore vero

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  1. Simo_JD
     
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    Ecco una mia nuova ff, ha un capitolo solo. Spero vi piaccia. :)




    La mia vita mi sembrava talmente triste e monotona che avrei realmente voluto scappare.

    Ero intrappolata in quel posto da troppo tempo, venticinque anni era lunghi, soprattutto se passati in una città che non sentivi tua.
    L’unica cosa che mi aveva tenuta lì fino ad ora era Nicholas.
    Cinque anni passati con una persona sbagliata. Intrappolata in una storia senza futuro, da cui non riuscivo ad uscire. Lui mi maltrattava, era arrivato a picchiarmi pure, era violento, maschilista, grazie a lui avevo iniziato ad avere pure seri problemi psicologici.

    Avevo attacchi di panico ripetuti, che spaventano me e tutti quelli che assistevano a questo. Non era semplice ansia, iniziò ad essere una cosa seria per me, quando per la paura di averle in situazioni sgradevoli iniziai a stare a casa, non uscivo quasi più.

    Iniziai ad andare da uno psicologo e piano piano ritrovai me stessa.
    La prima cosa che feci fu quella di lasciare Nicholas per sempre e ora stavo per fare la seconda: cioè trasferirmi in una nuova città, iniziare tutto da capo, una vita nuova insomma, un nuovo lavoro, tutto nuovo.

    Le mie crisi non mi spaventano più, insieme a dei farmaci che mi tranquillizzavano nei momenti di panico e la mia buona volontà non capitava più spesso come succedeva prima.

    Ah dimenticavo io sono Susan ho 25 anni, non mi reputo una bellissima ragazza, anche se tutti quelli che conosco me lo fanno notare spesso. Sicuramente la cosa che più piace di me sono i miei capelli lunghissimi quasi fino al sedere, di un biondo bellissimo e i gli occhi verdi.

    Ho frequentato l’accademia di fotografia, è la mia più grande passione ed il lavoro che vorrei fare per sempre.
    Ho, infatti, trovato lavoro nella immensa e affascinante Parigi, dove avrei collaborato con un buon fotografo della capitale francese.
    Mia madre è inglese e dunque avevo imparato perfettamente l’inglese, per quanto riguarda il francese invece me la cavavo abbastanza bene, sicuramente vivendo in Francia l’avrei imparato perfettamente.

    Insomma tutto sembrava perfetto e avrei messo tutta me stessa in questo progetto, le cose dovevano andare bene.

    Il giorno dopo sarei dovuta partire appunto per Parigi ed ero abbastanza agita, ma nulla mi avrebbe tolto la possibilità di iniziare e crearmi una nuova vita, la vita che tanto desideravo lontano da quel paese che, invece, tanto odiavo.
    La mattina mi svegliai raggiante, salutai mamma e papà e mi diressi verso l’aeroporto piena di speranze e completamente felice.

    Arrivai a Parigi e la mia felicità cresceva a dismisura. Era tutto perfetto, tremendamente perfetto.
    Avevo affittato un appartamentino poco fuori il centro perché non mi potevo permettere una casa lì. Era una zona tranquilla, ed era pieno di ville lussuose. Avrei sicuramente fatto tantissime foto.
    Avevo davanti un fine settimana intero prima di iniziare il mio nuovo lavoro e avevo intenzione di visitare Parigi, almeno i punti fondamentali, la mia macchina fotografica sarebbe stata la compagnia perfetta in questa avventura.

    Uscii di casa e presi la prima metro che mi avrebbe portata in centro.
    La prima cosa che volevo vedere, come tutti quelli che arrivano a Parigi per la prima volta, è sicuramente la Torre Eiffel.
    Armata di cartina e macchina fotografica, arrivai davanti a quella meravigliosa e imponente torre.
    Era così grande, mi sentivo tanto insignificante e minuscola a confronto.
    Feci non so quante foto, da tutte le angolazioni possibili.
    Era talmente beata e felice che sembravo una bambina di due anni davanti al suo gioco preferito.

    Mi sentivo totalmente da sola, non davo peso alla gente attorno me, ero troppo incantata da cotanta bellezza.
    Avevo sognato quel momento per troppo tempo.
    Ero assorta nei mie pensieri quando sentii una mano che mi toccava la spalla, mi girai e vedi un uomo, non lo conoscevo, anzi mi ricordava qualcuno ma non sapevo chi.
    “Signorina guardi che le è caduto il portafogli dalla borsa” disse lui in inglese, ‘cavolo che voce che aveva ed era proprio un bel uomo’
    “Grazie mille signore, è stato davvero gentilissimo” dissi io ringranziandolo.
    “Si figuri, allora buona giornata signorina” mi disse lui sorridendo.
    “No aspetti mi sento in dovere di offrirle qualcosa se ha del tempo, per ringraziarla” dissi
    “Mi farebbe molto piacere in verità, ma ci tengo a offrirle io il pranzo” disse
    “Non penso sia giusto” dissi io. “Allora è meglio se ci presentiamo, mi chiamo Susan.. Piacere di conoscerla, lei come si chiama?”
    “Diamoci del tu va bene? Io comunque sono Johnny” disse lui
    “Ma lo sa che lei mi ricorda qualcuno, ma non riesco a capire chi”
    “Non saprei magari, ci siamo già incontrati da qualche parte. Allora ti va di venire a pranzo con me??”
    ‘Mi ricordava qualcuno di noto, ma non riuscivo a capire chi’ pensai “Va bene, andiamo” dissi infine agitata.
    “Non essere agitata.”
    “Cosa ti fa pensare che lo sono?” gli dissi sorridendo.
    “Forse la tua mano, che trema” disse scoppiando a ridere.
    Non mi ero neanche accorta che stavo tremando, forse ero agitata perché era davvero un bellissimo uomo, forse il più bello che avessi mai incontrato prima di allora. Mi metteva soggezione quell’uomo.

    Arrivammo in un ristorante bellissimo e lussuosissimo.
    “Allora Susan raccontami un po’ di te, sei inglese?” mi disse lui per rompere il viaggio.
    “No i verità sono italiana, ma mia mamma è inglese e quindi l’ho imparato benissimo. Comunque cosa ti posso dire? Mmm.. ho 25 anni e aspiro a fare la fotografa. Inizierò un nuovo lavoro qui a Parigi lunedì.”
    “Non è che è un paparazzo?” mi chiese lui
    “No no assolutamente, quelli non sono fotografi e non è nel mio carattere tormentare la gente.”
    “Quindi lei fa la fotografa? Che bel lavoro. Lunedì ho devo fare delle foto da un fotografo, diciamo che a me le foto non piacciono molto, quando le fanno a me” disse lui sorridendo.
    “Ma no invece è bello farsi fotografare, comunque si è un lavoro bellissimo. Invece lei che lavoro fa?”
    “Emh… io in verità, lavoro con mia sorella. Lei gestisce una ditta, insomma...Emh… C’è un uomo nella sua vita Susan??” disse cercando di cambiare discorso.
    ‘Chissà perché era così vago sul suo lavoro’ mi chiesi sospettosa. Poi risposi “No, in verità no, mi sono lasciata da poco dopo 5 anni”
    “Mi dispiace, anche io mi sono lasciato però dopo 14 anni.”
    “Non devi dispiacerti, ero intrappolata in quella storia e ora sono davvero serena. Mi dispiace per te, 14 anni sono tanti”
    “Già, ma quando non c’è più amore è inutile andare avanti.” Disse lui abbassando lo sguardo.
    “Mi sembri triste invece.”
    “No è solo per i miei figli, mi mancano tanto.” Disse lui triste “Ma sicuramente non voglio tormentarti con i miei problemi”
    “Figurati sono brava ad ascoltare” dissi io sorridendogli dolcemente.
    “Lo sa che è molto bella quando sorride!”
    Io arrossii immediatamente e risposi balbettando “Emh…grazi…grazie”
    “Vedo che non è abituata a ricevere complimenti”
    “Esatto, dovrà iniziare ad accettarli cara.”
    “Cambiamo discorso??” dissi io agitata
    “Come vuoi. Allora ti andrebbe di uscire con me? Mi hai colpita molto”
    “Io… io…emh.. non lo so” dissi imbarazzatissima
    “Non si senta obbligata, non mi offendo.” Disse sorridendo
    “No si… ehm in verità mi andrebbe molto, vedi sono un po’ timida.”
    Il suo viso si aprì in un sorriso enorme. “Ho proprio bisogno di una persona spontanea e normale come te.”
    ‘Chissà cosa voleva dire con quella frase’ mi chiesi, quest’uomo era davvero strano, però mi incuriosiva molto.

    Finimmo di mangiare e lui mi parlò molto di lui, era americano e avevo due figli, un maschio ed una femmina.

    “mi ha fatto davvero piacere pranzato con te Susan” disse lui sorridendo, poi ci scambiammo i numeri. “Se ti fa piacere stasera potremmo rivederci, dopo cena.”
    “Certo certo va bene.” Dissi raggiante.
    “Allora dammi il tuo indirizzo, così alle 22.00 ti passo a prendere.”
    Quando gli dissi dove abitavo lui mi guardò sorridendo “Lo sai che abiti vicino a me? Io sto nella casa rossa con i mattoni infondo alla via”
    “Ma è quella villa bellissima che ho visto quando sono arrivata. Cavolo hai proprio una bella casa”
    “Grazie. A stasera allora.” Mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
    “A stasera” dissi con il cuore che batteva veloce veloce.
    Non avrei mai pensato di conoscere una persona che mi avrebbe presa in quel modo subito il primo giorno.

    Corsi a casa a farmi una doccia, una lunga doccia, avevo proprio bisogno di rilassarmi.
    Mangiai qualcosa di leggero e poi andai a cercare qualcosa di adatto alla situazione.
    Mi sembrava di essere una bambina, avevo le farfalle allo stomaco.
    Decisi infine di mettermi un semplice vestito verde smeraldo con dei tacchi. Non volevo esagerare

    Alle 22.00 in punto sentii il clacson di una macchina, uscii velocemente ed era proprio lui, con una bellissima macchina lussuosissima.
    ‘cavolo’ pensai. Era proprio una bella macchina. Lui uscì per salutarmi e quando mi vide bene sbarrò gli occhi “sei proprio un incanto, quel colore ti sta divinamente” mi disse, poi mi baciò la mano e mi aprì la portiera per farmi salire.
    “Grazie, anche tu non sei niente male” dissi sorridendo. “Allora dove mi porti?”
    “Ti va di fare una passeggiata per gli Champs-Elysées?”
    “va benissimo”

    Lasciò la macchina in un parcheggio, poi insieme ci incamminammo.
    Era tutto perfetto, lui, quella via stupenda, la Torre Eiffel in lontananza, tutto bellissimo.

    Ad un certo punto vidi della ragazzine che venivano incontro a Johnny.
    Lo chiamavano e gli chiedevano l’autografo. Io confusa lo guardavo cercando di capire.
    Lui si rivolse a loro molto gentilmente “Ragazze vi sarete sicuramente sbagliate, io non sono famoso” poi mi prese per mano e mi trascinò via.
    “cavolo, chissà chi pensavano che fossi”
    “Non lo so Johnny, ti avranno scambiato per qualcuno di famoso evidentemente.”
    Lui annuì e cambiò subito discorso.

    Ci fermammo ai piedi di un muretto, a guardare il bellissimo panorama, Johnny comprò una bottiglia di spumante e mi versò un bicchiere.
    “Brindiamo al nostro incontro” Disse lui. “Al nostro incontro” risposi io.
    Bevemmo abbastanza da essere allegri.

    John mi stava guardando in un modo strano poi disse “Mi piaci, tanto”
    Io avevo il cuore che stava per uscire da quanto batteva forte.
    “Anche tu Johnny davvero” risposi io sincera.
    Lui si avvicinò a me, mi prese la mano intrecciandola alla sua e poi mi baciò dolcemente, un bacio bellissimo, che mi lasciò senza parole.
    ‘Avevo trovato la mia anima gemella, lui era perfetto per me’ pensai mentre mi accarezzava dolcemente il viso.
    “Che ne dici di venire da me? Cioè non voglio correre, ma vedi.. non ho mai sentito una cosa simile a quello che senso ora” disse lui guardandomi negli occhi.
    “Va bene, andiamo” risposi io imbarazzata.

    La sua casa era bellissima, davvero imponente e ben arredata.
    Per rompere il ghiaccio mi offrì da bere, eravamo seduti su un dondolo che dava sul giardino abbracciati con in mano del buonissimo vino.
    Lo guardavo, ero completamente persa, lo desideravo tantissimo.
    Dal suo viso intravedevo la stessa cosa.
    Dunque mi buttai e lo bacia, inizialmente molto timidamente, ma quando capii che era completamente corrisposto iniziai a baciarlo con passione.
    Lui mi prese in braccio e mi portò con desiderio in casa, quando arrivammo in camera sua eravamo già mezzi svestiti.

    Fu la notte più bella che avessi mai passato.
    Lui era dolcissimo e sapeva davvero farci. Mi sentivo come se prima di allora non avessi mai realmente fatto l’amore.
    Lui mi stava coccolando ancora. Quella notte decisi di dormire da lui.

    Mi alzai la mattina e non lo trovai accanto a me.
    “Johnny???” lo chiamai.
    “Tesoro sto facendo il bagno, vieni” mi disse
    “Arrivo subito”
    Quando arrivai di la mi venne quasi un colpo, era bellissimo.
    “Vieni a farmi compagnia dai”
    Mi precipitai subito sopra di lui, i nostri corpi erano perfetti per stare vicini.
    Rifacemmo l’amore ancora.
    Sentivo come un senso di pace a stargli accanto, come se io fossi destinata a lui e lui a me.
    ‘Mi sto innamorando di lui’ pensai


    “Tesoro facciamo colazione su” mi disse lui.
    Mi preparò una colazione veloce e accese la TV.
    Mentre mangiavo lo guardavo, quasi incantata.
    In televisione non c’era nulla di interessante, in quel momento stavano parlando di un attore, ‘Aspetta ma quello…..’ guardai John, che nel frattempo era diventato bianco come un lenzuolo. “Ma quello sei tu!!!!!” dissi senza parole.
    “Susan fammi spiegare”
    “No aspetta, tu mi hai presa in giro fino ad ora, quello che volevi era solo portarmi a letto. Io mi stavo innamorando di te, ma era ovvio, era tutto troppo perfetto.” Presi velocemente le mie cose e uscii da quella casa.
    “No Susan aspetta, ti posso spiegare.”
    Corsi a casa, sperando che lui non mi seguisse e infatti fu così.

    Mi buttai sul letto in lacrime. ‘Odio le bugie, odio le persone che raccontano falsità. Perché proprio a me? Era tutto perfetto’.

    Arrivò presto lunedì.
    Arrivai in negozio e mi presentai. Il mio capo era molto gentile e parlava pure inglese, quindi era molto più facile per me.
    Mi spiegò velocemente e poi mi disse che oggi avremmo dovuto fare un servizio fotografico ad una persona molto importante. Io avrei dovuto assistere e aiutarlo.
    Mi invitò ad andare nella sala dove ci sarebbe stato il servizio e di accogliere l’uomo che avrebbe dovuto fotografare, intanto che lui preparava tutte le macchine.

    Quando entrai il mio cuore iniziò a battere, era Johnny, volevo rifiutarmi, non doveva essere vero, invece era lì.
    Quando mi vide mi venne incontro e mi disse “Susan, ti prego perdonami”
    “Io sto lavorando signor Depp.”
    “anche io, non volevo mentirti, ma quando ho capito che non mi conoscevi volevo capire se ti sarei piaciuto anche se ero una persona normalissima”
    “Dovevi dirmi la verità, abbiamo fatto sesso io e te, dovevi dirmelo” gli dissi scoppiando a piangere.
    Lui si avvicinò e mi strinse a se, io mi staccai subito. “Susan ti prego perdonami, io… tu mi interessi davvero. Ti prometto che non ti racconterò più bugie, se me lo permetterai stasera ti racconterò tutto di me”
    “Non lo so, come posso fidarmi?”
    “fidati ti prego” disse con gli occhi lucidi.
    “A stasera allora, ora devo raggiungere Frank , il mio capo” dissi
    “Grazie mille Susan.”

    Mentre Frank gli faceva le foto, lo osservai bene, era talmente bello che non sembrava reale. Come avrei potuto non dargli la possibilità di spiegarsi. A me non importava nulla di che lavoro facesse, poteva fare anche il netturbino, mi sarebbe piaciuto comunque.
    Volevo solo la verità.
    Ormai non potevo più tirarmi indietro, era successo tutto così velocemente che mi sentivo una bambina, ero totalmente invaghita di lui, anzi no, ero innamorata. Si ero innamorata di un bellissimo uomo, con uno sguardo stupendo, una voce che ti lascia senza fiato e degli occhi che ti ipnotizzano.
    Di lui, indipendentemente dalla sua professione.

    Quella sera andai a casa di John, avevo indossato una tuta e una felpa, non avevo assolutamente voglia di farmi bella per lui, non penso se lo meritasse.
    John mi aprì la porta e subito mi fece accomodare in salotto.
    “Sei bellissima” mi disse
    “John non ho voglia di queste cose, su spiegati, sono qui per quello”
    “Ok. Allora vedi tutte le persone mi notano perché sono un attore, perché sono famoso, io volevo solo per una volta essere una persona normale, farmi amare per quello che sono e non per i soldi o per il mio lavoro.Da quando ho scoperto che Vanessa, la mia ex comoagnia, non mi aveva mai amato, anzi stava con me solo per farsi conoscere sono abbastanza sospettoso. Volevo solo capire se ti potevo piacere davvero.”
    “a me non sarebbe importato nulla”
    “Si ma io non ti conoscevo.” Disse con gli occhi lucidi.
    “Promettimi di raccontarmi sempre qualunque cosa, di essere sempre sincero”
    “Te lo prometto Susan” disse, poi mi abbracciò.
    Restammo attaccati per molto tempo, io respiravo il suo odore, e lui mi accarezzava la schiena dolcemente.


    Da una bugia, iniziò il vero amore, io diventai la sua fotografa personale. Mi trasferii da lui ed ora aspettavo un bambino. Ci amavamo davvero tanto.
     
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  2. MariStella‚‚
     
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    è bella Simooooo!!!! che brava!!! *____* e poi sono io quella brava èh?! e sono sincera!!!! <33 :kis:
     
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  3. Simo_JD
     
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    Tu sei bravissima! Descrivi tutto con estrema chiarezza e con un linguaggio appropriato.
    Comunque lo so che sei sincera e ti ringrazio tanto amore!
    Ti voglio bene <3
     
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  4. MariStella‚‚
     
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    ma la tua descrizione qui è super perfetta!!! è davvero bello! Ti voglio bene anche io mio amour <3!!!
     
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  5. Simo_JD
     
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    Grazie amore! Sei fantastica <3 ti adoro!!!
     
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  6. Calypso*
     
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    Tesoro perchè mi ritrovo sempre senza parole quando leggo ciò che scrivi? Perchè è formidabile, puro e davvero bello il modo in cui ti esprimi.. sai bene quanto mi piaccia leggere le tue ff ed è proprio perchè sei bravissima a crearle! FAVOLOSA! :kis:
     
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  7. Simo_JD
     
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    maaaaaa....... aiuto.... grazie mille davvero...... non sai quanto sono felice a leggere le tue parole... grazie grazie grazie..
    mi davvero piacere che lo pensi... giurooooooooo grazie... sei un'amore<3<3<3
     
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  8. Calypso*
     
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    Solo la verità simo! :*
     
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  9. Simo_JD
     
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    sei un tesoro babi <3
     
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  10. Lola_JD_Sparrow
     
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    bellissima!!!!
     
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9 replies since 19/3/2012, 19:06   161 views
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