American dreams

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  1. Simo_JD
     
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    è un pò di giorni che ho iniziato a scrivere questa FF.... sicuramente non sono brava come le vostre, ma visto che ci ho speso del tempo ho deciso di metterla comunque. Scusate non sono molto brava a fare i dialoghi e neanche nello scrivere. Spero vi piacci un pochino. I primi due capitoli non parlano di Johnny, lui arriverà più tardi...


    Tutto intorno a me girava, un vortice di pensieri che non riuscivo a fermare. Vedevo tutto nero, non respiravo, non parlavo, non mangiavo. Avevo finito ogni lacrima a mia disposizione. La mia stanza era il mio mondo.
    CAPITOLO 1
    Io mi chiamo Alice, fino a quel giorno ero la ragazza più serena del mondo, non avrei mai potuto pensare di cambiare così radicalmente.
    Quella notte ero con Yasmine, la mia migliore amica, avevamo deciso di passare la serata insieme solo noi ed eravamo andate a ballare. Improvvisamente il mio telefono iniziò a squillare, ‘chissà chi sarà a quest’ora?!’ pensai, era mia mamma. Risposi quasi scocciata: “………….papà……”la voce le si spezza. Pensavo avessero litigato, invece NO, disse la cosa più brutta che potessi mai sentire, me lo sparò fuori così: “papà è morto, l’hanno invest…………….”. Io restai con il telefono in mano, paralizzata, non riuscivo a respirare. Avevo spesso delle crisi di panico, ma questa volta sentito che non era normale, era qualcosa di più. Mi era caduto il mondo addosso, non riuscivo a respirare, mi sentivo persa. Jasmine mi scuoteva, inconsapevole di quello che era appena successo. Dovevo andare via da lì, subito. Presi la macchina e con Jasmine andai subito all’ospedale, dovevo vederlo, dovevo capire. Non fu bello quello che vidi, non riesco neanche a spiegarlo, era un peso troppo grosso. Mia mamma mi corse incontro, e mi abbracciò come non aveva mai fatto nella sua vita, io inizia a urlare :” papà, papà, VI PREGO RIDATEMI MIO papà”, sembravo una pazza. Tornai a casa e senza neanche cambiarmi o togliermi il trucco mi lancia a letto, completamente esamine.
    Erano passati ormai due mesi da quella notte, ma era come se fosse passato un anno, Jasmine veniva spesso a trovarmi, ma io non riuscivo a distrarmi, a parlare, sfogarmi. Lui era l’uomo più importante della mia vita e quella casa, quella città mi ricordava tutto di lui. Mia mamma, giustamente non mi era d’aiuto, stava ancora peggio di me, e trascorreva tutto il suo tempo con zia Greta.
    Era un giorno afoso, in piena estate a Roma, e mia mamma entrò nella mia stanza e mi disse: “ti va di andare a vivere un po’ dalla nonna??”, io pensai’non mi importa nulla’, e con un piccolo gesto della testa dissi di si. Mia nonna era italiana, ma viveva da tutta la vita in America, precisamente California, era sempre stato il mio sogno andare a vivere da lei. Il giorno dopo mia mamma mi diede il biglietto dell’aereo per Los Angeles, la partenza era prevista tra 4 giorni.
    Era sempre stato il mio sogno, so che mi avrebbe sicuramente fatto bene cambiare aria e non vedere più la mia città e staccarmi dai miei mille ricordi, però ero preoccupata per mia mamma, non volevo lasciarla sola, anche se era bene anche per lei non vedermi però un po’, assomiglio in una maniera assurda a mio padre.
    Dopo quattro giorni mi accompagnò all’aeroporto, non ci scambiammo neanche una parola per tutto il viaggio, e quando era tempo di salire sull’aereo, mi guardò e mi disse:”TI AMO”, Io non risposi ma l’abbracciai, finalmente stavo piangendo ancora, quando mi calmai, mi sentivo meglio, era come se mi fossi liberata, parzialmente, di un peso enorme, era dal giorno del funerale che non versavo una lacrima.



    CAPITOLO 2
    Sull’aereo, misero diversi film, per far trascorrere il tempo più velocemente, mi sentivo sollevata, negli ultimi mesi non facevo che guardare film, erano la mia unica fonte di svago. Prima misero un bruttissima film di cui non ricordo il titolo e che non ho seguito minimante. Avevo troppo sonno, al mio risveglio trovai una dolce sorpresa , avevano messo Alice in Wonderland, lui quell’attore era la mia unica fonte di gioia, ovviamente sto parlando di Johnny Depp, guardavo i suoi film e per tutto il tempo mi dimenticavo del dolore che provavo. Poi la storia di Alice è la mia preferita, da piccola quando guardavo il film della disney sognavo di essere lei. Era il mio cartone preferito. E Johnny era fantastico nei panni del cappellaio matto.
    Il viaggio passò veloce e non vedevo l’ora di arrivare. All’aeroporto ad aspettarmi c’era la mia dolce nonnina Sofì, aveva origini francesi, appena la vidi sorrisi per la prima volta dopo molto tempo. La mia nonnina era una meraviglia, una donna fantastica che con un solo sguardo riusciva a metterti serenità. Era la mamma di mia mamma, e quindi era più facile non pensare a mio papà. Mi ero ripromessa di reagire, di cercare di vivere, ma dentro di me era tutto buio. La città era fantastica, mia nonna aveva un piccolo casetta che dava sulla spiaggia, che era riuscita a comprare dopo anni di duro lavoro. Non eravamo ricchi e avevo promesso a mia mamma che appena sarei riuscita avrei trovato un lavoretto per aiutare mia nonna, visto che era in pensione e mio nonno era morto 2 anni prima.
    Due settimane dopo il mio arrivo mi chiese: “amore cosa vuoi fare mentre starai qui? Devi tenere la mente occupata, trovati qualcosa da fare, non so un corso di recitazione o un lavoretto!”, dentro di me pensai ‘è vero devo mantenere la promessa che avevo fatto a mia mamma, ma la recitazione no’, questo mi ricordava troppo mio padre, visto che con lui mettevamo in scene spesso delle piccole recite casalinghe.
    Dopo una settimana mia nonna mi trovò un lavoro come cameriera in un pub di un suo vecchio amico. Il giorno dopo sarei dovuta andare là. Mia nonna mi regalò una piccola macchina di seconda mano con cui spostarmi, ma soprattutto per andare al lavoro. Era il primo giorno e mi avrebbe accompagnata lei. Non sapevo di che posto si trattasse, ma sapevo solo che era di un suo caro amico.
    Il giorno dopo alle 9 in punto era al bar con mia nonna. era molto bello, aveva un grande cortile con tanti tavolini bellissimi e all’interno era ampio e molto colorato. Il proprietario era stato molto gentile e mi aveva anche fatto i complimenti per il mio aspetto, qua in America erano tutti molto gentili. La mattinata passò tranquilla, ora avevo tre ore di tempo per tornare a casa a mangiare, ma decisi di fami un giro lì intorno per vedere com’era il posto, la gente. Tornai al bar, e dopo un paio di minuti mentre stavo servendo una ragazza, vidi un uomo entrare dalla porta mi sembrava di conoscerlo, ma non vedevo bene perché aveva un cappello ed era accerchiato da degli uomini vestiti di nero.
    Prese posto ad un tavolo appartato ed io ero molto curiosa di capire chi era, avevo una sensazione strana. ‘cavolo perché non ti giri di qua???’ pensai, e quando finalmente di girò il mio cuore iniziò a battere velocemente, era LUI, e senza accorgermene feci cadere il vassoio che avevo in mano, tagliandomi il dito. Non sentivo dolore, ma solo imbarazzo, perché Johnny mi stava fissando……………………….
     
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  2. *Aphrodite*
     
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    Ooooooooooo *_________________* belle bella!!! Non abbandonarla però!!! :ooo:
     
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  3. Simo_JD
     
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    dici?? mmmm boh.... stasera continuo comunque =)
     
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  4. *Aphrodite*
     
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    Dico dico dico :D
     
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  5. CinziaRosy
     
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    :abbraccio:
     
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  6. Simo_JD
     
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    L'ho messo visto? Ihih
     
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  7. CinziaRosy
     
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    CITAZIONE (Simo_JD @ 26/2/2012, 17:45) 
    L'ho messo visto? Ihih

    BRAVA! proud of you!!!!
     
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  8. Simo_JD
     
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    =)=)
     
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  9. Simo_JD
     
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    CAPITOLO 3

    Il mio cuore non smetteva di martellare all’impazzata, sembrava un sogno, invece no, lui era proprio davanti a me e mentre sorseggiava la sua birra mi guardava.
    Bè sicuramente non pensava cose positive di me, visto che ero lì imbambolata con un dito sanguinante.
    Sembravo in trans. ‘porca paletta chissà cosa starà pensando di me……poi cosa fa ora sorride pure?? Oh cavolo penserà che sono pazza’.pensai.
    Invece fece una cosa per me inaspettata, si alzò e venne da me e mi disse nel suo perfetto accento americano:” ti sei fatta male?”
    ‘cavolo, adesso cosa gli dico? Ho sempre sognato di poterci parlare non posso fare una figura del cavolo’ pensai.
    Ma le uniche parole che riuscì a dire furono “no, grazie”.
    Lui mi guardò, molto dolcemente e mi disse”non mi sembra che tu stia molto bene”
    ‘bè vedi un po’ tu, ho davanti a me l’uomo più bello del mondo’ pensai . non risposi feci solo un cenno con la testa.-
    “come ti chiami dolcezza?” mi chiese, io risposi “Alice”, lui porgendomi la mano “Alice? (pronunciato alis) piacere Johnny! Vuoi che ti aiuto a disinfettare la ferita?” chiese lui.
    “Io …so chiii….se…sei, sei molto gen…gentile, ma non ti preoccupare” risposi balbettando, lo facevo sempre quando ero nervosa.
    “non essere imbarazzata e sarei molto felice di darti una mano, non accetto rifiuti!!” mi disse sfoderando uno dei suoi sorrisi perfetti.
    Avevo le gambe molli, come se stessero per spezzarsi in due, mi misi coraggio ’forza alice non essere stupida’ e risposi” grazie mille”.
    Johnny mi portò in bagno e mi aiutò a pulire la ferita, continuava a sorridermi e mi disse: “non sei americana vero? Hai un bellissimo nome, ti dispiace se lo pronuncio all'americana??” “si tranquillo. comunque no, sono italiana, di Roma”risposi abbozzando un mezzo sorriso.
    Mi sorrise e poi facendomi coraggio gli dissi:”grazie mille davvero, io……io sono una tua grandissima fans e…….”
    Lui mi guardò curioso e mi disse:”sono davvero felice che una bellissima ragazza come te sia una mia fans!!
    Sentendo quelle parole diventai rossa come un pomodoro “e così rossa sei ancora più bella” mi disse facendomi una carezza. Poi aggiunse “ora devo andare però sono sicuro ci vedremo presto”.
    Io ero imbambolata,assolutamente imbarazzata. Gli dissi:”grazie mille”, senza aggiungere altro.
    Lui mi fece un sorriso bellissimo e uscì dal bagno.
    Quando tornai nel locale non c’era più. Che stupida che ero stata, avevo avuto probabilmente l’unica occasione della mia vita per parlare con lui e non ero riuscita a dire nulla. Sicuramente non ci sarebbero state altre occasioni.

    …………… mi sbagliavo.

     
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  10. robytodd
     
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    Bella!!!!!finita di leggere!!!! Complimenti!!!! Certo che ragazze..... davvero......siete fantastiche a scrivere!!!!!!! :woot: :ahbavo:
     
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  11. Simo_JD
     
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    ti piace davvero????? :ehm:
     
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  12. CinziaRosy
     
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    a me piace davvero Simo...sembra vera :D
    dobbiamo trovare un modo per fargli avere tutto questo materiale, siete tutte brave girls!
    davvero
     
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  13. Simo_JD
     
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    Magari fosse vero =( =(

    Comunque grazie. ne sono felice Cin =)
     
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  14. Lola_JD_Sparrow
     
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    continua Simo perchè mi piace!!!! Me curiosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa yes yes *_*

    se gli faccio arrivare le mie Cin...chissà *Q* ahahahahah
     
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  15. Simo_JD
     
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    Violetta detto da te mi fa molto piecere! Comunque quando torno a casa continuo :-)
     
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184 replies since 26/2/2012, 16:00   1877 views
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