Non ti scorderò mai

Nuova Fan Fiction Con Johnny e...Damiano Russo

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  1. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 1

    "Accidenti Viola stai tremando!" disse Damiano che per tutto il tragitto in macchina mi teneva per mano
    "Tremo per te…" Non è vero tremavo perché di lì a poco ci sarebbe stato un incontro con Johnny Depp, che doveva girare un film con attori italiani ed era stato scelto anche Damiano Russo per interpretare il figlio.
    "Ma poi perché hanno scelto te per interpretare il figlio? Voglio dire...hai gli occhi azzurri…"
    Damiano mi guardò sorridente…"Certo ho ripreso tutto dalla mamma Charlize Theron". Sgranai gli occhi…
    Perfetto già ero agitata per Johnny...poi mi ci mancava giusto la Theron per farmi andare il cuore in fibrillazione…
    "Ma bene…" sospirai tremando ancora di più…
    Arrivammo all'hotel dove si teneva l'incontro di lavoro e io avevo una tremenda paura di cadere sui tacchi a spillo che avevo messo per l'occasione...ma chi me l'aveva fatto fare? Io odio i tacchi!
    Damiano scese per primo dalla macchina e venne ad aprirmi la portiera e mi aiutò a scendere come un vero galantuomo
    Tutt'e due davanti all'hotel respirammo a fondo e ci guardammo negli occhi e procedemmo a braccetto nella hall.
    E ancora tremavo. "Non farmi cadere" supplicai Damiano che già sorrideva all'idea del mio possibile capitombolo…
    "Ci proverò" scherzò lui…Damiano e io ci avvicinammo alla conciergerie per introdurci nei corridoi privati dell'albergo lussuoso dove eravamo capitati.
    Dopo la hall c'era un lungo corridoio pieno di porte e dietro una di queste Johnny Charlize e Lasse Hallstrom erano seduti attorno a un tavolo ad aspettarci… e io che tremavo sul tacco 12 accanto al mio uomo, che non se la smetteva di sorridere divertito.
    "Sei terribile" bisbigliai imbarazzata nell'orecchio di Damiano.
    "Lo so…è che tu sei così dolcemente imbranata su questi spilli…" sorrise e mi dette un bacio sulla guancia
    Il concierge aprì la porta ed entrammo...Johnny si girò verso di noi e ci venne incontro sorridendo cordialmente "E' un piacere conoscerti Damiano, ho visto da poco il corto pluripremiato Ice Scream… è veramente riuscito bene!"
    Adesso era Damiano ad essere imbarazzato, confuso e felice del complimento, e fece il modesto come sempre "Ah beh una sciocchezza signor Depp" disse rosso in viso...e strinse la mano di Johnny.
    "Johnny per favore" poi mi guardò...ecco il momento in cui Damiano non doveva mollare la presa... porca miseriaccia...mi sento male… "E questa meraviglia?" disse guardandomi da capo a piedi. Colpo fatale!
    "Vi...Vio…"balbettai io poi mi detti un contegno… "Viola, piacere" feci per dargli la mano e stringerla ma Johnny soffiò un elegante bacio sul dorso"...Afferrai il braccio di Damiano dall'emozione…"La mia ragazza" disse Damiano con aria di sfida verso Johnny.
    Charlize si avvicinò elegantissima e sorrise a noi due...poi scherzando abbracciò Damiano "Uh ecco nostro figlio. Johnny" sorrise e ci invitò a sederci, dopo aver salutato il regista. Damiano bisbigliò "E' in questi casi che ti vien voglia di un incesto"...Io tirai una gomitata al ventre poi sorrisi imbarazzata ai tre...Passarono tre ore interminabili ad ascoltare la trama nei dettagli e dove si sarebbero allestiti i set, alla fine uscimmo stanchi e felici dall'hotel diretti al ristorante per una cena di lavoro...Damiano appena ebbe il copione in mano seppe resistere a stento dall'urlare un Urrà enorme che l'avrebbe sentito mezza Roma…
    Io ero stanca ma non potevo fare a meno di pensare agli sguardi...come definirli? "di fuoco" di Depp...in effetti la mia gonna era cortarella…un po’ mi faceva piacere...ma ero imbarazzatissima...hai moglie e figli porco XD!
    "Devo temere le corna?" disse Damiano, in macchina, scherzando.
    "Scherzi? Potrebbe essere mio padre dai Dam!!!" esclamai rossa come un peperone, dandogli uno schiaffetto sulla coscia
    "Beh...non gli do torto...guarda che...gonna...e copriti svirgugnat!!!" finì scherzando in dialetto barese abbassando la gonna.
    Presi la sua mano e la baciai…"Tesò… lo sai che puoi fidarti di me…" dissi...Damiano mi guardò negli occhi e mi baciò
    "Si ma non mi fido degli altri uomini è diverso"…
    "Ma scus Damià ti par che mi prenn un chiù gross di te di vent'en? E smettila!" esclamai giocando a fare la pugliese
    Damiano scoppiò a ridere "Vabbè ci hai provato...dobbiamo fare un ripassino di bares".
    "Se stas'r ci stan le orechiet a le cim di rep, ti facc sent'r io com parl ben il bares!" bisbigliai nel suo orecchio.

    La cena, squisita ovviamente era tutta a base di specialità pugliesi. Johnny era curioso da come ne parlava Damiano e anche Charlize era disposta a fare uno strappo alla regola (e al vestito XD) per assaggiare un piatto italiano.
    Il menù era una botta al fegato...tra burrate e "brasciole", c'era veramente l'imbarazzo della scelta, fosse per me sarei rimasta a taralli e vino!
    Dopo cena ci salutammo tutti e ritornammo alle proprie case/stanze d'hotel.
    "Damiano non riesco a muovere nemmeno le gambe stasera, t'avevo detto che dovevamo ripassare!" dissi punzecchiandolo delusa
    "Zitt Viò ca non ce la fazz proprj!"disse Damiano buttandosi sul letto.
    Mi stesi accanto a lui "Come farò senza di te per un anno?"
    "Ma se il film si gira tra Roma e New York…" Poi si girò verso di me "Non vorresti visitare la Grande Mela?"
    "Si...certo...ma la laurea?"
    "Ritorneremo per la tua laurea...potrai scriverla anche a New York…" Damiano si stava addormentando…
    Io chiusi gli occhi e mi immaginai per due minuti la vista dall'Empire abbracciata con Damiano…Poi li riaprìì

    "Si sarebbe fantastico"...lo abbracciai e mi addormentai...

    Il giorno dopo mi svegliai, Damiano non c'era già più. Mi aveva lasciato un biglietto che aveva chiamato il regista per parlare da solo con lui ed era partito in motorino. E che mi amava…
    Io odiavo a morte i motorini...ho i brividi quando so che lo prende per girare in città...era pericoloso. Ma lui lo conoscevo era prudente, e soprattutto non si ubriacava mai…
    Mi vestii… e uscì di casa. Fuori al portone notai un viso familiare. Johnny Depp. :odeo: chi gliel'ha dato il nostro indirizzo?
     
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  2. LovelyPirate
     
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    " in effetti la mia gonna era un pò cortarella" ihihihihihihi tr forte xD
    e mo che succede che è arrivato Johnny?????????? curiosa, curiosaaaaaaa °_° continua prestoooo xD
     
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  3. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 2

    Aprii il portone e lo richiusi facendo finta di nulla… "Scusami, Viola, giusto?" Esclamò Johnny alle mie spalle. Io sospirai e mi girai piano. "Si? Mi dica" risposi sorridendo falsa.
    "Dammi del tu!" disse Johnny cordiale "Volevo parlare con Damiano, è in casa?"
    "No credo che sia a colazione con il regista". Johnny annuì. Silenzio imbarazzante… "Bene" disse Johnny con le mani nelle tasche dei suoi jeans strappati "Bene" feci io sorridente. Feci per voltarmi quando…
    "Damiano mi ha detto che sei una mia fan da sempre". Dam...oddio che vergogna…
    Mi voltai di nuovo on un sorriso da ebete "Eh è già!".
    "Beh non vuoi un autografo?" disse.
    "Mi basta averti conosciuto Johnny. Già sono onorata di stare qui davanti a te, e a parlare con te" risposi sinceramente sorridendo
    "Beh che ne dici di un caffè?". Un caffè? Solo un caffè? Una sgnaccherata no? Diceva la mia mente da fan sfegatata...L'altra mia parte era devota a Damiano e non si azzardava a tradirlo nemmeno con il pensiero di una notte con Johnny.
    Combattuta da questi sentimenti che dentro di me facevano a pugni, mi limitai ad annuire, in fondo è solo un caffè con Johnny Depp ( e me cojoni!!!).
    Camminavamo insieme verso un bar sulla Prenestina, lui aveva pensato bene di dare un giorno di riposo a Jerry, non so quanto gli conveniva girare così da solo con me, a piede libero… ovunque vedevo persone che si voltavano verso di lui e rimanevano attonite senza avvicinarsi e fare nulla…< Menomale la situazione è tranquilla >Furono le ultime parole famose. Vidi davanti a me un gruppo di ragazze si stavano avvicinando scalpitanti con blocchetti e macchine fotografiche...Volevo scappare, ma non potevo lasciarlo da solo in balia dei suoi fans...Johnny andò incontro a loro mentre io mi fermai a due passi dietro di lui...Ero seriamente tentata stavolta a darmela a gambe, soprattutto perché avevo notato lo sguardo furioso di una di quelle donzelle scatenate…"Dai vieni Viola" esclamò Johnny. Dai vieni? E andiamo...via però...non rischierei per nulla al mondo si essere ridotta a frittella da loro solo stando in sua compagnia… E va bene, mi convinco infine.
    Mi avvicino timida "Johnny abbiamo un impegno importante all'hotel" dissi a lui facendogli l'occhiolino
    "Ci andate così a piedi?" mi chiese una fan
    Panico. "Si c'è una macchina che mi aspetta qui dietro" aggiunse Johnny
    "Ma chi è la tua ragazza Johnny?" chiese un'altra "E Vanessa?"
    "Magari" bisbigliò Johnny alla ragazza "No Vanessa è occupata con la sua linea di moda a Parigi" disse con tono normale "No lei è una mia collega italiana"
    "Io non l'ho mai vista in tv" disse un'altra ancora…
    "Ma si il mio amico sta esagerando...sono solo una comparsa" dico io imbarazzata.
    "Bene...andiamo" ripetei a Johnny e lo afferrai per un braccio.
    La bugia era veramente banale… Voltammo le spalle al gruppo e camminammo per un po’, si vedeva bene comunque, che erano rimaste male, e mi dispiaceva. Ma come potevo lasciarlo nelle mani di un gregge di fan? Sapevo che voleva dire… I titoli sui giornali scorrevano nella mia mente.
    < Johnny Depp, il camaleonte del cinema è stato "schiacciato" dall'amore di un fan club > sorrisi al pensiero.
    "Allora da quanto state insieme tu e Damiano?"
    E io e te da quando abbiamo tutta sta confidenza? Pensai "Da un bel po’"
    "Ma quanti anni hai? 20?"
    "27" dissi seccamente (23 XD ma nel racconto 25) "Ma perché sembro piccina?"
    "Beh mi sono fatto ingannare dal tuo visetto da bimba...per le lentiggini, intendo" disse cordialmente
    "Ah...allora grazie" sorrisi lusingata…."Il bar è di qua" dissi e svoltammo per via Perugia. Aprii la porta del bar e riconobbi il viso di Luciana, la sorella di Damiano…"Oh merda!" esclamai dopo aver richiuso la porta.
    "Chi c'è?"
    "Mia cognata" bisbigliai imbarazzata.
    "E dai cosa vuoi che sia, devo fare un film con Damiano…".
    "Si ma...io e te… soli…"
    "Capito… Facciamo una cosa…"disse Johnny...quando...
    "Viola ?"chiamò una voce femminile alle mie spalle . Mi voltai "Ciao Luciana!" dissi abbracciandola
    "Oh oddio…" disse lei quando vide Johnny. "Luciana, Johnny Depp...Johnny lei è Lu…"
    "Luciana Russo...Damiano mi ha parlato bene di te...sei una cantante giusto?" Mi interruppe Johnny presentandosi a mia cognata
    "Beh...di-diciamo che ci provo" sorrise Lù imbarazzata.
    Sentii abbaiare...Damiano stava arrivando con Trilly per la passeggiata prima di pranzo…
    "Ciao amo...re…" mi salutò Damiano che alla vista di Johnny si rabbuiò. Tagliai corto.
    "Damy, tesò era venuto a cercarti per invitarci a pranzo". Feci uno sguardo di supplica a Johnny.
    "Si giusto avevamo trovato questo... bar ristorante…". Johnny non era stato bravo a mentire, ma Damiano, che era un ragazzo in buona fede, sorrise "Con piacere Johnny, ma ne conosco uno migliore...conosci il ristorante <da Viola>?" sorrise guardandomi. Io ricambiai lo sguardo "E va bene...preparati al veleno Depp!"
    "Addirittura" esclamarono in coro i due ridendo… "Non essere così modesta! Mmmh pancia mia fatti capanna! Maoooo" aggiunse Damiano scatenando le risa di Johnny…
    La cosa ridicola è...che cosa devo temere da Johnny? Siamo rimasti un'ora soli e non mi ha fatto delle avances...avrà capito che non c'era trippa per gatti.
    Stavolta cucinai romano, le orecchiette mi uscivano da tutti i pori ormai. Orecchiette e cozze.

    Un piattone di matriciana e le pance dei due uomini erano piene come uova…
    Dopo il pranzo un amaro era di regola.
     
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  4. LovelyPirate
     
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    "ma una bella sgnaccherata no?" ahahahahaha cioè aiutooo ahahahahaha xD xD ti immagini la scena e tu che lo pensi ahahahaha xD
    fortissimo...cmq mi sembri un pò troooopppooo turbata, chissà che succederà dopo..ihihihi (: vai avanti qnd puoi mi raccomando ;)

     
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  5. †Ania†
     
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    brava loli °_° mi sa di fiction "casereccia" *-*
     
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  6. LovelyPirate
     
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    ahahahahaha hai usato l'aggettivo giusto tesi xD alla romana prp ihihihi (:
     
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  7. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 3

    Sentii una linguetta che mi solleticava la faccia...Aprii gli occhi "Trilly…"...La piccola continuava a leccare la guancia e cominciò a mugolare. "Dai stavolta ti portò io a spasso...e dopo biscottino!". Trilly cominciò ad abbaiare. E fu così che Damiano si svegliò…"Si si...Trilly ti porto, dammi due se…" poi mi vide in piedi. "Ma buongiorno" disse strofinandosi un occhio
    "Buongiorno...la porto a fare due passi, tu continua a dormire" risposi io sorridendo e, dopo essermi vestita, uscìì con Trilly al guinzaglio.
    Al ritorno comprai due cornetti e il latte per fare il cappuccino a casa. Faceva fresco e c'era il sole. Era appena iniziato ottobre.
    Ritornai a casa e trovai Damiano in vestaglia che parlava al cellulare con la mamma.
    "No mamma non mi servono i soldi per la nuova marmitta tranquilla...Ok...si è qui te la saluto"
    "Salutala" imitai con il labiale
    Damiano mi fece l'occhiolino "Si ok mamma...no fra due settimane devo passare a ritirarlo, dopo la palestra. Ok...ok ciao" e riattaccò.
    "Hai bisogno della nuova marmitta per la Honda?" domandai
    "Si il meccanico abita qui vicino a Scalo San Lorenzo, ti ricordi Mimmo? Sta vicino alla palestra"
    "Si...si…" lo guardai...lui capì che volevo prendere il discorso del pericolo dei motorini e mi strinse in vita da dietro… "Ci sto attento amore, fidati…". Squillò di nuovo il cellulare "Si?"…

    Johnny e Vanessa, che era venuta a Roma, ci avevano invitato a cena in un ristorante giapponese.
    "Naaaah che schifo" dissi appena Damiano mi dette la notizia "che gusti orribili" poi vidi la faccia delusa del mio ragazzo. "Va bene...vedrò se c'è qualcosa che mi piace".
    Quella sera mi vestii elegante, più che potevo.
    "Vedrai ti piacerà" mi disse Damiano.
    "Ho i miei dubbi in proposito" risposi al solo pensiero del pesce crudo in mezzo al riso…
    Nella saletta privata del ristorante i due ci aspettavano affamati.
    Salutai Vanessa e notai il distacco che c'era fra lei e Johnny, ma non volli sapere oltre. Non erano affari miei. "Allora voi due piccioncini siete pronti per New York?" chiese Johnny
    "Oh si siamo entusiasti...mai girato in un posto diverso da Roma o dalla mia amata Puglia. E poi lei non ha mai visto la Grande Mela!"
    "Da piccola...ma non ricordo poi molto...mi ricordo solo che rimasi spaventata dall'immensità dei grattacieli...soffro di vertigini…"
    "Oh in un mese ci farai l'abitudine" mi rispose Johnny
    "Già...menomale che capisco la vostra lingua e me la saprei cavare all'interno di una biblioteca" sorrisi
    "Amore vuoi passare tutto il tempo in una biblioteca?" sorrise Damiano
    "E sennò come la scrivo la tesi?" risposi
    "Puoi aspettare un mese no?" disse Damiano
    Possibile che devo assecondare i desideri di lui e i miei devono sempre andare al diavolo?
    Stetti zitta non mi andava proprio di litigare, anche se in quel caso c'era bisogno di un piccolo chiarimento…
    "Non ti preoccupare Viola...abbiamo pensato a una cosa per te" Johnny mi dette un copione
    "Oh no...no no no...non se ne parla io non so recitare" esclamai
    "Veramente a detta del tuo fidanzato sei brava a teatro, anzi eccellente da quello che ho visto" rispose Johnny. Io guardai Damiano furibonda "Hai fatto vedere i dvd degli spettacoli al regista?"
    Damiano capii che la mia espressione non era affatto di una persona che può dirsi contenta mi alzai e lui mi seguì di fuori "Ma Dam che mi combini... Quegli spettacoli sono sciocchezze, è teatro nella parrocchia del quartiere…"
    "Ma amore e gli spettacoli al Valle? Che dici non sono sciocchezze"
    "Ma...Dam…"Ero nel panico
    "Amore...pensaci...poi non ti preoccupare che ti laureerai presto! E poi potrai pagarti gli anni fuori corso". Gli occhi azzurri e le parole di Damiano mi avevano quasi convinto…
    "E tu cosa mi dai in cambio?" mi avvicinai maliziosa…
    "Nooo non fare quello sguardo che mi sciolgo , mi distraggo appena mi giro faccio la figura di Willy Wonka davanti a Johnny" indicò il vetro della porta del ristorante. Io risi e lo baciai
    "Dai rientriamo" disse dopo il bacio "Che sennò ci danno per dispersi"
    "Devi mantenere la promessa per dopo" bisbigliai facendogli l'occhiolino
    "Allora?" chiese Johnny.
    "Affare fatto" dissi sorridendo
    "Damiano che hai fatto per convincerla?"
    "E...andiamo a mangiarci il dessert a casa…" disse Damy facendo l'occhiolino a Johnny che rispose allo stesso modo. Poi mi guardò e si rattristò. E non capii il perché.

    Passò una bella settimana di sole e poi all'improvviso...il diluvio…
    Mattina del 20 ottobre a Roma...la Prenestina era allagata. Guardai fuori dalla finestra
    "Amore non mi sembra il caso che tu faccia quei giri proprio oggi, non puoi ritirare la marmitta domani?"
    " Si in effetti meglio che non esco…magari se spiove più tardi e il fiume si prosciuga ci vado in palestra così ritiro la moto". Feci un faccia poco convinta…"Amore ma se il fiume si prosciuga l'asfalto sarà bagnato, vai in macchina e poi la ritiri domani"
    "Stai tranquilla e fidati del mio casco"

    Damiano uscì di buon ora con il sole che sorgeva dalle nuvole ormai bianche dopo la tanta pioggia che avevano scrollato giù.
    Prese il tram e arrivò con il suo borsone in palestra. Due ore di pesi e sacco.
    "Damiano, hai visto che casino oggi?" disse il pizzaiolo
    "Mamma mia...menomale che sono riuscito ad andare in palestra! Mi dai queste due pizze margherite?"
    Il pizzaiolo incartò le pizze Damiano pagò e si avviò dal carrozziere Mimmo.
    "Domè è pronta la moto?"chiamò Damiano da sotto la saracinesca
    "Ammazza si è pronta...tiè la marmitta è sistemata…"
    "Ecco l'assegno" Damiano diede il pagamento al carrozziere e si infilò il casco montando in sella
    "Oh statte attento che l'asfarto è bagnato eh?"
    "Tranquillo". Damy si sistemò meglio il casco e posò le pizze dietro.
    Dette gas e partì…

    Ancora sulla moto Damiano pensò alla notte passata con Viola...sempre dolce...sempre romantica...e lui che ha sofferto tanto per poterla conquistare...ora lei era sua, sua per sempre…
    BAAAAAAAAAAAAAM!
    La moto sterzò e colpì la fiancata della macchina che usciva da un passo carrabile, nelle vicinanze . Il casco si sganciò per il forte impatto e volò e il ragazzo si trovò a sbattere forte la testa contro l'asfalto…
    "Oh merda" gridò il conducente della macchina…
     
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  8. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 4

    Avevo una sensazione strana...perchè il mio ragazzo non rispondeva al cellulare? Eppure squillava...Un'ora, che sembrava un eternità, era tempo di cenare...ma le pizze non arrivavano, e nemmeno lui. La mano che teneva il cellulare tremava. Pensai che magari c'era una cosa che non mi aveva detto, che aveva un impegno di lavoro, che si sarebbe dovuto vedere con Johnny.
    Posai il cellulare sul tavolo della cucina poi lo ripresi nervosamente e lo richiamai; nessuna risposta...solo squilli e dopo, la segreteria.
    Ad un certo punto il cellulare tremò...era un numero fisso.
    "Pronto?"
    "Pronto Viola, sono Johnny...senti ma...il cellulare di Damiano squilla ma lui non risponde…"
    "Si lo so…è da un'ora che chiamo di continuo...pensavo stesse con te…" parlai agitata, come se avessi avuto un topo in bocca.
    "No…" rispose Johnny, il suo tono era preoccupato.
    "Johnny...ho paura...io...io vado a cercarlo…" balbettai in preda al panico, e alle lacrime.
    "Non muoverti…sto arrivando"…
    Johnny ci mise pochissimo, accompagnato da Jerry. Sentii il citofono suonare.
    "Oh grazie al cielo sei qui" esclamai buttandomi fra le sue braccia amichevoli.
    Johnny ne rimase sorpreso poi mi prese le spalle e mi guardò negli occhi "Hai provato a richiamarlo? Sai dove doveva andare?"
    "Si...in palestra…"
    "A piedi è vicino?"
    "Si abbastanza…".
    "Andiamo" disse di colpo invitandomi a infilare il cappotto...mi strinse forte la mano e uscimmo di corsa per le scale...non c'era tempo di aspettare l'ascensore.
    Fuori c'era un venticello freddo ma noi non lo sentivamo per la corsa…
    Appena attraversammo la strada svoltammo a sinistra e vidi delle luci delle volanti più lontane da noi. Deglutii, avevo la gola a fuoco, un bolo isterico. Strinsi la mano di Johnny ancora più forte, gli stavo facendo male...lo vidi dalla sua faccia, ma lui non aveva intenzione di mollare la mia nonostante il crampo che gli avevo procurato, che la mia forza insolita gli aveva procurato.
    Ci avvicinammo, la zona era circondata da strisce oltre il quale non si poteva passare.
    "Circolare per favore" disse un carabiniere che si parò davanti a noi.
    "Cosa è successo?" chiese Johnny.
    "Un semplice incidente...non c'è nulla di cui preoccuparsi…"disse il carabiniere che poi guardò il mio viso allucinato.
    La moto...la Honda di Damiano giaceva a terra, un po’ incrinata e con il parabrezza scheggiato…
    Sentivo una lacrima scendere giù e la sentivo fresca sulla guancia.
    Anche Johnny notò la mia espressione… e mi abbracciò, stretta. Ma io avevo ancora lo sguardo nel vuoto incredula. Non sentivo più il cuore… o almeno lo sentivo ma dava delle fitte tremende. Riuscii a deglutire e la gola che prima era in fiamme per il nervosismo era talmente anestetizzata dal dolore che non sentivo più nulla. Ero vuota...mi sentivo vuota…
    Chiusi gli occhi e poi li riaprii sperando che fosse solo un incubo...ma il rumore alle mie orecchie mi tradiva...il rumore delle sirene era reale…
    "Signorina?" chiese il carabiniere "si sente bene?"
    Riaprii gli occhi guardando il carabiniere ma non riuscivo a parlare.
    "Dove l'hanno portato?" chiese Johnny per me.
    "Non posso fornire informazioni se non ai..." disse il carabiniere
    "Senta" lo interruppe Johnny adirato "La ragazza che ha davanti è la sua fidanzata che ha riconosciuto la moto...oppure crede che sia talmente rimasta sconvolta da un qualunque incidente stradale perché sensibile?"
    "All'Ospedale San Giovanni" rispose il carabiniere dopo avermi dato un altro sguardo.
    E' incredibile quanto Johnny potesse esprimere la mia rabbia per una cosa così ingiusta, mentre io ero ridotta ad automa con le lacrime agli occhi.
    Capii che non riuscivo a muovermi da lì...Io continuavo a fissare il casco posto vicino alla sagoma disegnata con il gesso, un cerchio.
    "Può mettermi a disposizione una volante ?". Il carabiniere annuì.
    Johnny mi fece accomodare sul sedile posteriore e chiuse la portiera. Le mie lacrime si erano bloccate, ma i miei occhi sempre rossi e vacui…
    Il cellulare mio squillò. "E' Luciana" disse Johnny porgendomi il Samsung...per la prima volta da quando avevo visto quella scena che non avrei mai voluto vedere, il mio sguardo vacuo si posò su Johnny e presi di scatto il cellulare. Me lo portai all'orecchio
    "Viola?" chiamò Lù in preda alle lacrime.
    Con la gola ancora secca risposi quasi afona "Dimmi che non è vero Lù…"
    "Viola cerca di essere forte...stai venendo qui?"
    Deglutii "Si" risposi ancora afona, poi mi schiarii la voce "Come sta?"
    "Viola…"rispose Lù che stavolta era scoppiata
    "Come sta?" piagnucolai guardando nel vuoto, alzando il tono di quando potevo
    "E' in coma... irreversibile…" rispose Luciana con sempre più difficoltà.
    Chiusi gli occhi e una lacrima scese di nuovo. "Damiano ci ha lasciati" continuò
    "Sto arrivando" dissi coprendomi gli occhi con la mano libera e chiusi la conversazione.
    "Siamo quasi vicini" disse il carabiniere che guidava…
    Senza emettere grido scoppiai in lacrime…La mano di Johnny era sulla mia spalla e la massaggiava…
    Arrivammo all'ospedale e una forza sovraumana si impossessò del mio corpo...avrei scavalcato chiunque per andare a vedere Damiano… era un misto di emozioni che non avevano nome, ma che mi davano la carica.
    Aprii la portiera della volante afferrando anche la borsa e il cellulare e avanzai a passo spedito verso la porta scorrevole di vetro… mi avventai sulla prima infermiera "Damiano Russo" chiesi con un filo di voce
    "Rianimazione… terzo piano…" e indicò l'atrio dove c'erano gli ascensori. Io partii a tutta bomba con Johnny che faceva fatica a starmi dietro; finalmente trovammo un ascensore che stava arrivando e appena si aprirono le porte entrammo dentro. Johnny spinse il bottone e sentii salire l'ascensore…
    "Johnny grazie" dissi guardandolo
    "Non dirlo neanche" rispose. Arrivati al piano si aprì la porta e io mi guardai intorno, una folla di gente, compresi attori italiani che avevano lavorato con Damiano al cinema ed in tv.
    "Viola!" esclamò Luciana venendomi incontro e stringendomi forte. Cominciammo a singhiozzare insieme…
    "Oh Lù ti prego dammi un pizzico...svegliami...questo è un incubo…" dissi in lacrime.
    "Viola...tesoro" Rosamaria, la mamma, si avvicinò. Abbracciai anche lei con le lacrime agli occhi poi salutai Stefania e Rosa con lo stesso affetto.
    "Voglio vederlo" dissi alle due...che nel frattempo si erano incantate davanti alla figura di Johnny dietro di me…."Possiamo entrare in 4" disse Stefania prendendomi la mano "Vieni"
    Entrai in un posto pieno di armadietti e io e Johnny indossammo i camici verdi...Procedemmo in un corridoio illuminato e bianco fino ad arrivare ad una porta chiusa…
    Stefania la aprì… Damiano era lì attaccato con dei tubi ad un respiratore...mentre un apparecchio controllava i battiti cardiaci…
    Mi avvicinai al capezzale. Era irriconoscibile...gonfio, ma non sfregiato, con il cranio fasciato. Il respiratore gli faceva gonfiare il petto, come se stesse dormendo...afferrai la sua mano e mi abbandonai su una sedia, ancora più sconvolta...La mia testa cominciò a dondolare incredula...volevo negare ciò che mi stava davanti.
    Johnny era sempre dietro di me con il viso tra le mani…"Un ragazzo così giovane…è così ingiusto" sospirò Johnny
    Scoppiai a piangere; Stefania e Rosa mi lasciarono da sola, Johnny invece non voleva andare.
    "Voglio rimanere da sola con lui" chiesi a Johnny"
    "Non ti lascio sola Viola"
    "Per favore" esclamai piagnucolando. Johnny abbassò la testa.
    "Sto qui fuori". Rimanetti ore e ore a parlare con il corpo immobile del mio principe…
    Carezzavo la mano in modo da potergli trasmettere calore, come se volessi ridargli la vita…
    "Amore mio svegliati…". Arrivò il neurologo che registrò i parametri...e guardò me...scosse la testa più e più volte… "Mi dispiace signorina...ma il coma è troppo profondo...dovremmo annunciare la morte celebrale...a meno che si speri in un miracolo. Ma a livello clinico non c'è nulla da fare…Condoglianze"
    Annuii senza rendermi conto di averlo fatto…"Grazie…" sospirai...
    Dopo aver soffiato un bacio sulla sua guancia barbuta e fredda uscii dalla camera…
    Johnny era rimasto lì ad aspettarmi.
    "Accompagnami a casa...devo fare i bagagli...torno dai miei"
    "Permettimi di pagarti una stanza d'albergo...qui vicino...ne prenderò una accanto alla tua"
    Un sorriso debole affiorò sul mio viso. "Grazie...sei gentile…ma non ho nulla appresso...e devo prendere Trilly…"

    Johnny annuì...
     
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  9. LovelyPirate
     
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    :cry: :cry: :cry: oddeo loli ma cm sei riuscita a scriverla?? io nn ce l'avrei mai fatta, neanche se l'avessi dovuta inventare, figuriamoci invece ad averla vissuta davvero... :cry:
     
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  10. Lola_JD_Sparrow
     
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    beh...io non ho visto la moto...l'unica cosa vera è l'incidente, quando l'ho saputo e quindi le sensazioni e quando sn andata all'ospedale...ci sn rimasta tutta la notte

    ti assicuro che c'ho messo un pò di più per scrivere questo capitolo...ma non finisce qui...cmq non aspettatevi la comicità...sarà più sul tono drammatico...
     
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  11. LovelyPirate
     
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    bè per forza loli.. è normale...cmq tranquilla mica devi andare di corsa..
     
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  12. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 5

    Erano passati 3 giorni in quell'albergo. Il corpo di damiano era stato spostato a Medicina Legale per l'autopsia e l'espianto degli organi. Donarli era sempre stato uno dei suoi desideri. Con il computer collegato alla rete, stesa sul letto, scrivevo delle mail ad amici e parenti. Ne erano arrivate tante e dovevo rispondere a tutti allo stesso modo. Però non mi venivano le parole. Non ne avevo più, per spiegare quello che era successo...mi sentivo soltanto sola. Nemmeno la vicinanza di queste persone mi dava conforto. Nessuno mi riavrebbe ridato Damiano.
    Il giorno dopo ci sarebbe stata la commemorazione al Teatro Valle. E altre lacrime, non solo le mie, sarebbero scese. Chiusi l'account e mi misi a creare un video...un video che poteva esprimere i sentimenti di tutti, anche dei famigliari.
    Dopo un'ora avevo già finito.
    Come fondatrice della sua pagina fan su Facebook avevo dei doveri. Rappresentarli alla commemorazione avrebbe fatto piacere a tutti. Ma comunque in quel momento non mi venivano parole per un discorso.
    "L'improvvisazione fa un buon attore" ripetei la frase che mi disse Damiano, quando ci conoscemmo. Ma non sarei stata lì per recitare, assolutamente no.
    Misi il viso fra le mani e sentii le lacrime, che copiosamente sgorgavano. Toc Toc…
    "Disturbo?" Era Johnny. Chiusi gli occhi e mi sedetti sul letto . Asciugai le lacrime, anche se sapevo che un pianto in più o uno in meno non avrebbero cambiato la situazione in cui mi trovavo. Occhiaie e rossore.
    Mi alzai e aprii la porta… "Vuoi mangiare qualcosa?" disse Johnny sorridendo mentre si presentava con delle buste di Burger King...poi notò i miei occhi…
    "Ho interrotto qualcosa? Un film strappalacrime? Non ti fa bene in questo periodo!"
    U.U Johnny…"No grazie…" il mio stomaco brontolo rumorosamente; forse era nervosismo e tristezza. No no...era proprio fame, ma avevo l'esofago chiuso da un bolo nervoso.
    "Ho sentito un rumorino alquanto rivelante!". Quel suo dire alla Willy Wonka mi fece sorridere. "Entra" dissi ancora sorridendo e spalancando la porta. Lui entrò e posò sul tavolo le buste distribuendo la cibaglia. Mangiammo la nostra cena senza dire una parola. Johnny mi guardava e io masticavo i bocconi dell'hamburger strafarcito con gli occhi persi nel vuoto...nemmeno mi rendevo conto, ero completamente persa in un altro mondo, fra le nuvole. Ad un certo punto sentii un rumore simile a un violino che mi ridestò, e capii che il computer aveva salvato il video.
    Johnny notò il rumore e si avvicino al computer. "Hai montato un video?"
    "Si...ma è una sciocchezza…"
    "Oh su non fare la modesta, posso vedere?" Annuii e mi avvicinai a lui.
    Johnny cliccò sul play e il video ebbe inizio…
    Video
    La musica era semplice ma triste, melodica...ti arrivava al cuore.
    Abbassai la testa per evitare che il viso di Damiano mi provocasse dolore. Troppo tardi, le lacrime scendevano e io non me n'ero accorta...andavano giù con troppa facilità, gli occhi erano sempre arrossati.
    Un'emicrania incredibile si impossessò della mia testa; con una mano cominciai a massaggiare la tempia ma nulla da fare.
    "Ti senti bene?". Altrochè; l'emicrania si stava facendo più forte. Mi limitai a un cenno di diniego. "Meglio che ti stendi" disse. Prese la mia mano e la tenne stretta per poi farmi abbandonare sul letto. Prima di assumere una posizione comoda rimasi supina a guardare il soffitto. "Torno subito".

    Johnny ritornò poco dopo con un aspirina, ma già Viola dormiva. Posò la bustina sul comodino poi la osservò...gli dava le spalle...prese una sedia e si sedette a cavalcioni su di essa appoggiando il mento su gli avambracci. Il viso lentigginoso e bambinesco di Viola, ora addormentato, lo faceva sorridere.
    "Non ho possibilità con lei, è ancora presa dal ricordo di Damiano, ma io mi sto innamorando…"si disse.

    "Viola ti amo, non devi temere, ora hai un amico con te, che ti proteggerà…"mi disse Damiano…Perché mi hai lasciata?" dicevo io piangendo, piegata vicino al corpo di Damiano, mentre la sua anima era sospesa entro un aurea bianca e stava andandosene voltandomi le spalle. "Sarò sempre con te...ti amo"...quelle due ultime parole riecheggiavano nel luogo buio…

    "Damiano!" esclamai svegliandomi di soprassalto. Mi resi conto che era solo un incubo. Respirai a fondo e focalizzai l'ambiente che avevo attorno.
    Johnny stava accanto a me, seduto a cavallo di una sedia, addormentato. Sorrisi a quell'immagine...
    Mi sedetti sul letto e mi misi a osservarlo, stavolta con occhi diversi, non so cosa sentivo, ma credevo che Damiano si riferisse a lui…"ora hai un amico con te, che ti proteggerà". Timidamente tesi una mano e spostai una ciocca di capelli che aveva davanti agli occhi. Johnny aprì piano gli occhi. Fuori dalla finestra era l'alba.
    "Che ore sono?" disse stiracchiandosi .Riportò le braccia sulla spalliera e prese a guardarmi con una dolcezza fraterna e inaudita. Si sentivo che era lui.
    "E' l'alba…" risposi guardandolo allo stesso modo… "e ho fame".
    Fece un sorriso sghembo molto tenero. "Bar?" chiese. Annuii.
    "E che ne dici di un po’ di shopping prima della commemorazione?". Mi incupii
    "Sto al verde"
    "Pago io...ti voglio fare un regalo…"
    "Per quale motivo? Non ci conosciamo se non da due o tre giorni.". Ero di sasso. Ma la sorpresa di quell'affermazione mi rendeva felice. E non riuscivo a capire perché. Le mie emozioni erano strane...avevo alti e bassi.
    "Nessun motivo...mi piaci e basta…". Arrossii. Johnny si rese conto un secondo dopo che aveva, come dire, sputato il rospo. Aggiunse "Non fai regali agli amici tu?"
    "Si ma non così...senza un motivo che non sia un compleanno o una laurea o Natale…"
    "Oh...e io te lo faccio lo stesso!" ridacchiò. Si alzò dalla sedia. "Vado a sistemarmi" disse ; e richiuse la porta.

    Un dolore lancinante mi fece piegare. Un senso di nausea si stava impadronendo di me...corsi in bagno e vomitai. Mi asciugai il viso dopo averlo lavato e presi lo spazzolino. Il dentifricio mi procurò una strana sensazione alla bocca, ma almeno dopo non avrei odorato da fare schifo a Johnny.

    Misi le cose più semplici che avevo. Se fosse successo di nuovo sarei andata di corsa a farmi fare una visita. Avevo dei sospetti...ma non avrei voluto che si dimostrassero fondati. No...non in quel momento

    to be continued...
     
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  13. LovelyPirate
     
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    oh mamma.....nauseaaa????????? quello che penso io???? l'ho pensato subito appena ho letto "corsi in bagno e vomitai"....continua presto Loliiiiiiiiiiiiiiiii!!!
     
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  14. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 6

    "Si può sapere che hai? E' tutta la mattina che hai quella faccia" disse Johnny osservandomi attentamente.
    "Ma no che dici…" risposi vagamente, sempre persa nei miei pensieri e le mie lucubrazioni.
    "Dico che è da ore che non spiccichi parola...che cosa ti preoccupa?" chiese di nuovo.
    Lo osservai, perché tutto questo interesse sfrenato per me? Mi stava infastidendo, ma allo stesso tempo ne ero contenta. Non sapevo che rispondere; ma una domanda mi si poneva. Perché non avrei dovuto fidarmi di Johnny? Perché non volevo confidare i miei sospetti...Damiano in sogno mi aveva detto che Johnny mi avrebbe protetto...e allora perché non fidarsi? Mi decisi infine.
    "Johnny ho paura che…"osservai lo sguardo interrogativo di Johnny che mi stava studiando… "sono in ritardo di una settimana"
    "Per cosa? Lo studio per un altro esame?". Feci cenno di no…"Si tratta di quel ritardo" dissi sottolineando le ultime sue parole. Johnny strabuzzò gli occhi "Vuoi dire che...potresti aspettare un bambino?" Annuii. Poi scoppiai a piangere rifugiandomi tra le braccia di Johnny…
    "Dio santo!" sospirò Johnny e prese a carezzarmi la testa "Ci sono qui io non devi temere nulla". Appoggiando l'orecchio sul suo petto potei ascoltare nettamente il battito del suo cuore. Sembrava un martello pneumatico.
    Johnny mi prese la mano. "Dobbiamo andare in farmacia"…
    Negai "Preferisco aspettare di vedere uno specialista...magari è un falso allarme" dissi e poi ritornò il ricordo della stessa mattina...quando vomitai.
    "Macchè aspettare, sei pallida come un cencio". Detto questo mi prese per un braccio, chiamò un taxi e mi accompagnò al policlinico a fare le analisi.
    "La chiamerò per dirle i risultati" disse la ginecologa, mentre appuntavo sulla cartella il numero di cellulare e uscii salutandola. "Le farò sapere al più presto" aggiunse con un sorriso di incoraggiamento…
    "Allora?"
    "Mi farà sapere…" risposti mesta all'allarmato Johnny.
    "Colazione?"
    Annuii. La paura mi aveva bloccato la parola.
    Andammo a fare colazione. Una colazione semplice, non avevo voglia che si ripetesse l'episodio di quella mattina.
    "Se fosse...insomma...se tu…" Johnny non riusciva a dirlo.
    "Se fossi incinta…" tagliai corto…
    "Si...ehm...che farai?"
    "Intendi se voglio tenerlo?"
    "No...come ti sistemerai…?"
    "Non ne ho la più pallida idea…"
    "Potresti venire in Francia…"
    "A fare cosa?". Inarcai un sopracciglio. "Perché proprio in Francia?"
    "A farlo nascere...conosco una buona clinica ostetricia"
    Sorrisi...mi veniva da ridere "Insomma Johnny...non so nemmeno se sono incinta e già dovrei pensare a dove partorire?".
    "Si già…è un tantino prematuro" sorrise anche lui
    "Un tantino così" dissi allargando le braccia. Johnny si fece scappare un risolino talmente simpatico che scoppiai a ridere.
    "Che c'è?" chiese lui
    "Sei buffo!" esclamai sempre ridendo.
    "Ah si?" chiese lui facendo una smorfia con gli occhi incrociati.
    Non riuscivo a smettere di ridere. Poi calmai la risata. Lui mi stava osservando sorridente, mi guardava con occhi dolcissimi.
    "Cos'è quella faccia?" sorrisi notandola.
    "C'è che...non smettere di ridere ti prego!" esclamò con una faccia da cucciolo, appoggiando le mani a pugno sotto il viso, con gli occhi supplichevoli.
    "No che dolce!" continuai a ridere…
    "Tu sei dolce" sospirò Johnny. Arrossii copiosamente...poi tornò l'amarezza…
    "Cos'hai adesso?" domandò.
    Non mi andava di rispondere. Mi venne solo un mezzo sorriso.
    "Nulla Johnny...nulla…" poi lo guardai e gli diedi un bacio sulla guancia "Grazie…" dissi sospirando a pochi centimetri dal suo orecchio. Johnny si girò guardandomi, poi piano piano si avvicinò. Aveva gli occhi abbassati e guardava le mie labbra, poi le rapì dolcemente. Io mi scansai.
    "Scusa…".disse sospirando.
    "Perché l'hai fatto?" chiesi nervosa…
    "Scusa…" ripetè "Sono un imbecille"
    "Si lo sei…"risposi...però stavolta mi veniva da ridere; lo guardai dritto negli occhi
    "Ci vediamo dopo" continuai voltandogli le spalle. Poi ritornai per rubargli un altro bacio. Lui ne restò stupito e confuso. Sorrisi e ritornai davanti alla porta della mia camera d'albergo. Mi girai per osservare Johnny, che era rimasto imbambolato. Chiusi la porta

    Johnny non riusciva a realizzare ciò che era appena successo...questo momento l'aveva aspettato da quando l'aveva conosciuta. Era riuscito a strapparle una risata, e Viola l'aveva ringraziato.

    Mi appoggiai dietro la porta, respiravo profondamente. Avevo appena baciato Johnny Depp. Aspettate...per la verità lui aveva preso l'iniziativa. Perché mi sentivo così bene? Prima lui mi bacia...poi ci rimango male, poi lo bacio anche io. Ma che maniera era questa, di comportarsi?
    Ad un certo punto però il senso di colpa chiarì tutto...Ero confusa, e certamente non avrebbe voluto vere a che fare con una nuova storia. Se Johnny ci teneva veramente a me, e non mi considerava una delle sue tante conquiste, avrebbe aspettato un po’ di tempo...Però il problema era parlarne con lui. Ma in fondo, perché mi ha baciato? Ok, prima dovevo capire le sue intenzioni, che l'unico modo per capirlo era chiederglielo. O no? Dovevo lasciare così le cose come venivano? Non ci capivo più nulla .
    Mi girai e appoggiai la testa contro il legno della porta, con la mano sulla maniglia. Ero decisa di andare da Johnny e di...di...fare cosa?
    No basta creare casini, mi si sarebbe incasinata la vita, più di quello che era già .
    Viviamo la vita alla giornata. Oggi c'era la commemorazione di Damiano, e queste erano cose che si potevano risolvere dopo. Bene, ora avevo le idee chiare, aspettare.
    Dovevo odiarmi per averlo baciato, e invece ne ero felice, e niente affatto pentita.
     
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  15. LovelyPirate
     
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    bello lolììììììììììì *_____________* mi sta prendendo un sacco...vai avanti appena puoi...che ora voglio sapere del bambino *.*
     
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129 replies since 28/11/2011, 20:32   1317 views
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