On va à Paris...et tu trouve l'amour

Una storia romantica e speciale nella città degli innamorati

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  1. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    AVVISO: QUESTA FAN FICTION, ANCHE SE SI RIFERISCE A PERSONAGGI REALI ED ESISTENTI CONTIENE FATTI DETTATI DALLA PURA FANTASIA DI CHI LA SCRIVE E NON CORRISPONDONO A FATTI REALMENTE ACCADUTI (PURTROPPO -.-)

    1 Capitolo

    “Perfetto” dissi al direttore dell'hotel lussuoso di Parigi dove presto comincerò a lavorare come receptionist...“A che ora devo presentarmi per firmare il contratto di apprendistato?”continuai...
    “Si presenti qui alle 10 in punto...mi raccomando la puntualità è la miglior forza dell'albergo! Noi dobbiamo proprio a questa nostra caratteristica il nostro successo!”
    Cominciamo bene, pensai ironicamente...invece la puntualità non è proprio il mio forte!
    “Si certo signor direttore”
    “Prego mi chiami Daguerre”
    “Si, arrivederci...”
    “Oh beh signorina cominciamo male! eppure nella scuola professionale che ha frequentato le dovrebbero aver insegnato che si risponde 'Buonasera' e mai 'Arrivederci'...”
    “Si ha ragione signor Daguerre...Buonasera” rispondevo io tramortita...
    Che cazzo di figura di merda!!!! Se comincio a farmi conoscere così non andrò mai lontano nel mondo del front desk!!!
    Il mio sguardo va nella parete opposta al mio letto e sospiro guardando il pirata che amo di più, con quegli occhi scuri profondi che sembrano osservarmi... “Oh Johnny...come farò senza di te tutto questo tempo?” dissi osservando le altre foto attaccate attorno a quel poster.
    La mia valigia era quasi pronta...quella sera sarei arrivata nella città degli innamorati sarei arrivata alle 10 in quell appartamento nel centro parigino e avrei passato un anno con mio fratello Bruno, i miei nipotini e mia cognata...mi avrebbero dato una stanza piccola e vuota...ma...“Mai senza di lui” dissi staccando il poster di Capitan Jack Sparrow...

    Si fece sera. I miei genitori mi accompagnarono all'aeroporto e mi aiutarono con i bagagli. Feci il check in quasi alla svelta...se devo abbandonare la mia città vorrei che fosse come quando un si toglie un cerotto da una ferita...straaaaap!
    “Mi raccomando piccola mia, non pensare troppo a Johnny Depp e fatti onore in quell'albergo! Ricordati sempre che per qualunque cosa hai la scheda per chiamare in Italia”
    “Mamma!”dissi abbracciando mia madre così forte che la sentivo tremare tra le mie braccia...una lacrima mi rigo il volto...un anno lontana da Roma...e forse per sempre...
    “Papi” dissi baciando la guancia di mio padre, che anche quando è triste assomiglia troppo ad Al Pacino.
    A 28 anni, sola, in una città che già un po' conosci ma che comunque è ancora tutta da scoprire...
    Mi giro ancora a guardare i miei mentre arrivo alla dogana...e con una mano li saluto...
    La fila davanti a me era talmente lenta che feci in tempo a mangiare il panino che avevo nello zaino...
    Ad un certo punto noto un folto gruppetto di uomini in giacca scura, occhialoni altrettanto scuri con degli auricolari che proteggevano una donna magra scarna con gli occhi nascosti da un paio di occhiali alla moda e scuri quanto la pece...che teneva per la mano un bimbo di appena 9 anni e una ragazzina di 14 anni entrambi biondi...li riconosco all'istante...Oh mamma! Vanessa Paradis!!! Che mai ci farà a Roma???...e poi a seguito un uomo con i capelli lunghi un borsalino grigio vestito alternativo e con una giacca pesante addosso...quell'UOMO!!!! Oddio è Johnny! Ed era anche incazzato!Discuteva con il sovraintendente della sua sicurezza Jerry...a malapena mi sembrava di riconoscere poche parole... “No Jerry!!! chiamami subito l'avvocato! Se quella VACCA vuole i bambini??? l'avrà...Ehi mi ha sentito VACCA francese di MERDA???” Jerry, che lo spingeva in mezzo alla folla stava provando a farlo calmare parlando a bassa voce, ma Johnny, che era proprio incazzato nero...ma nero... “Jerry cazzo!!!fai uscire quel mio cellulare di merda e chiama quel cazzo di avvocato!!!!”... Vanessa da sotto gli occhiali singhiozzava, e da una parte mi faceva anche pena...ehm...no...aspettate...non è così...godevo da matti!!!
    Ma intanto mi domandavo, chissà che sarà mai successo....
    Jerry lentamente fece uscire il cellulare dalla tasca per poi porgerlo a Johnny che ancora gridava “Vacca!!!!TROIA”.
    Tutta la fila in quel momento parve destata da tutto quel trambusto e poche di quelle ragazze che c'erano lo riconobbero e iniziarono a gridare e scalpitare JOHNNY JOHNNY JOHNNY JOHNNY JOHNNY!!!...a quelle urla Johnny cambiò espressione e salutò le fans... Vanessa se n'era già andata con Jack e Lily, diciamo pure che era scappata perchè provava vergogna; non si girò mai. Johnny intanto ci era venuto incontro e stringeva le mani a tutte. Io ero nella felicità più pura e spensierata in quel momento! Quando arrivo a stringere la mia mano ci guardammo, io tirai fuori il poster di Jack Sparrow e lui chiese il pennarello a Jerry per poterlo autografare. Appena prima di tracciare il segno mi dette un occhiata e sorrise e mi disse “Come ti chiami dolcezza?”. La mia faccia avvampò all'improvviso e lui sorrise ancora di più. Timidamente pronunciai il mio nome “Viola”. Non so ma forse il mio modo di pronunciarlo era stato talmente bello alle sue orecchie che sul suo viso comparve un'espressione amorevole dolce “Piacere Viola”. Un occhiolino e firmò il mio poster. Io prendendo coraggio lo accarezzai.
    Sul suo selvaggio e incantevole volto si stampò un sorriso sensuale, poi prese la mia mano e la afferrò talmente forte, con una stretta talmente potente che, anche se la mia di mano mi si stava addormentando, ero contenta se quella sensazione più che positiva me la stava dando lui. Poi successe la cosa che non mi aspettavo...le sue labbra si poggiarono sul mio pollice per soffiarmi un dolce bacio...poi mi osservò di nuovo e la sua mano mi carezzò la guancia che in quel momento, per quanto rossa dal calore che mi aveva provocato il suo tocco, stava per esplodere.

    Proseguì poi a salutare le sue fan e qualcuna stava provando a saltargli letteralmente addosso.
    La forza che ebbi in quel momento per urlare “Johnny ti amo!!!!” non sapevo da dove usciva...
    Lui si girò e sorridendomi disse qualcosa...che non capii...ma lessi il labbiale “Anche io anche io mia cara”...
    Quel suo dire, le labbra che si muovevano mi restarono impresse per tutto il viaggio...
    Mi addormentai sorridente sulla mia poltrona e venni svegliata solo dalla voce della hostess che annunciava l'atteraggio all'aeroporto Charles De Gaulle...

    All'aeroporto mi attendeva mio fratello e i mie due nipotini...Catherine che ormai ha 17 anni e Stanislas che ne ha 9.
    Catherine mi corse incontro, mi abbracciò forte forte e disse “Evvai Viola un anno intero insieme”. Io non ne ero così tanto entusiasta. Ma comunque si trattava di lavoro, solo lavoro e nient'altro. Arrivai a casa ed ero stanca, decisi subito di andare a letto, però prima almeno sistemai il poster autografato del Capitano che avevo appena incontrato. Ad un tratto Catherine entrò urlando nella mia stanza “Violaaaaa johnny Depp è a Parigi e alloggerà nello stesso albergo dove lavorerai”. All'inizio non mi resi conto, per la troppa stanchezza di quello che la mia nipotina mi stava dicendo e dissi “Non beh lavorare è una parola grossa è solo un apprendista....cosa hai detto???????”Annuì elettrizzata e poi mi porse una rivista francese. La sfogliai di fretta finchè non trovai la notizia...lessi le prime riche e sgranai gli occhi...solo dopo chiusi la rivista e mi accorsi che era un giornale di gossip. “Catherine! Sai quante cazzate posso aver scritto qui?? Dai!!! è uno stupido giornale di gossip...” “si si ok” fa lei “Ma dicono anche che l'hanno visto all'aeroporto di Roma prendere un aereo privato ed era tutto arrabbiato...e che Vanessa presto chiederà al tribunale dei minori l'affidamento dei figli...”Io che mi ero sdraiata sul letto mi alzai di colpo e mi dimenticai dello spigolo del mobile che avevo sopra la testa “Ahi!” urlai e mi massaggiai la testa...allora è così è vero...ma poteva essere l'unica cosa vera che diceva il giornale. Oddio la testa mi scoppia!Ci credo, penso, con la botta che ho appena dato! come minimo l'ultimo neurone che avevo ha dato forfait“Ho il mal di testa Cathy e domani devo alzarmi presto...Buonanotte!”
    “Buonanotte zietta!” fa lei dandomi un bacio là dove avevo dato la botta
    “Non chiamarmi zietta mi fai sentire vecchia!”sbruffo io!
    “Ok vecchietta!” ride lei e mi tira una cuscinata. A quel punto, notando la sua aria di sfida:
    “Sarà saggio ragazza incrociare i cuscini con una piratessa?”
    E così cominciò la gara di cuscini...fino a che...
    “Shhhh” fece Eva mia cognata “ho messo a letto Stan non me lo fate svegliare adesso”
    “Ok scusa...dai a letto! Che domani hai scuola tu!” faccio a mia nipote che subito si alza mi da un bacetto e va nella sua camera...
    Passai la notte più serena della mia vita...dopo quell'incontro...

    2 Capitolo

    La sveglia mi destò prontamente alle 7, visto che ormai mi conoscevo e sapevo che sarei arrivata in ritardo. Oggi dovevo solo firmare le carte...quindi avrei cominciato dal giorno dopo a lavorare. Era un apprendistato ben retribuito, grazie a Dio.
    Scendo a fare colazione dove già Eva mi aspettava con la tazza di latte caldo e i suoi biscottini appena sfornati. “Buongiorno” feci ai commensali.
    “Ehy Viola” fa Bruno al quale era appena andato di traverso il caffè “ma che hai sulla testa?”
    Mi toccai dappertutto finchè non sentii un piccolo graffio e subito mi affacciai allo specchio del soggiorno...si era un graffio...caspita che botta che avevo dato ieri sera!
    “Oh beh” dissi scherzando “A quanto pare uno dei miei neuroni è voleva scappare e non trovava la via d'uscita!”. Dopo una sonora risata dei miei commensali mi misi a tavola e sorseggiai il mio latte; Bruno guardo l'orologio e trangugiò d'un sol colpo il rimanente della tazzina “Caspita sono in ritardo...A dopo moglie” disse a Eva “Ciao marmocchio” disse strofinando la testa a Stan, ed uscì. Finii la mia colazione e andai a rimediare il graffio con il fondotinta.
    Uscita di casa avevo chi mi accompagnava, Eva. Con lei non facevo che ridere, era un gran simpaticona. Lavorava anche lei in quell'albergo e quella volta aveva il turno di mattina. Prima di andarsi a cambiare nello stanzino mi accompagnò dal direttore, il quale, molto gentile ma anche pignolo da morire, mi fece sedere davanti a lui.
    Diede un occhiata al mio curriculum e disse: “Beh vedo che lei ha tutte le carte in regola per poter cominciare il suo tirocinio pagato qui ” disse scorrendo i suoi occhi sul sottile volume grigio che aveva in mano...poi continuò “Lei comincerà il suo apprendistato in un modo abbastanza speciale...come le ho detto al telefono, non era ben chiaro qual'era la mansione che lei doveva ricoprire in questo albergo. Come sa questo albergo dispone di appartamenti, molto lussuosi... E in genere quelle camere sono destinate a un elite privilegiata..i cosiddetti VIPs come li chiamate voi giovani...Quindi lei è qui per ricoprire un importante ruolo...”Eh! Che fai mie tieni sulle spine? Non giriamoci troppo intorno!pensavo. Il direttore imperterrito continuò “Beh insomma per non tirarla troppo sulle lunghe...”Ah menomale! “Lei deve dimostrare di essere abbastanza qualificata per occuparsi di una persona molto importante che verrà a stabilirsi qui per un tempo...indeterminato”...
    “Di chi si tratta signor diret...scusi...ehm...signor Daguerre? Oh no! Ti prego non dirmi Obama o il Dalai Lama o peggio... Berlusconi! pregavo....
    “Il signor John Christopher Depp!”. La testa cominciava a girare... ci vedevo doppio...
    “Si sente bene signorina?”. Scossi la testa... “Ehm si...”Uno sguardo perplesso di Daguerre che poi continuò “Si beh dovrà essere...una specie di...assistente in loco...”
    “Perfetto...” dissi...la gola mi bruciava dall'emozione...il mio sguardo perso nel vuoto
    “E' sicura di sentirsi bene?”Eh! :B): 'na meraviglia guarda!esultavo dentro di me...Si ero felice, scossa, sorpresa...un vero misto di emozioni positive che mi facevano prudere la gola e lo stomaco...poi mi ridestai “Quando devo cominciare?”
    “Il suo turno inizia alle 8 di mattina...mi raccomando puntualità...ordine... disciplina...igiene...cultura...e soprattutto disponibilità e savoir faire” pronunciò quelle ultime parole in perfetto francese, ma già mi ero persa quando pronunciò quel nome...John...Christopher...Depp...Johnny!!!!!.Gridavo dentro.
    Non mi ero accorta che mi aveva passato una cartellina.
    “Ecco qui ci so...signorina?” disse Daguerre scocciato scuotendomi, appena un po'
    Dopo la seconda estasi di S. Teresa mi accorsi che ero ancora il quell'ufficio...no...non stavo sognando. Guardai il direttore e mi detti un po' di contegno...non volevo ritornare con la faccia da merluzzo lesso, che probabilmente avevo da 10 minuti a questa parte.
    “Oh si grazie signor Daguerre”
    “Signorina mi raccomando. Legga il contenuto della cartellina” mi rimproverò il direttore.
    “Oh si grazie...grazie ancora! Grazie eh grazie” camminai all'indietro sempre chinandomi e ringraziando come solo un ebete può fare, come mi voltai andai a finire faccia a faccia con la porta...contro la quale ovviamente sbattei.
    “Signorina? Si è fatta male?”
    “No no! Tutto a posto grazie!”. Chiusi la porta dietro di me e mi toccai il naso “Ahio!”dissi a bassa voce.
    Per fortuna avevo il pomeriggio libero e andai a visitare il Museo d'Orsay. Mi ero laureata in storia dell'arte ma comunque la mia vocazione rimaneva nel campo dell'organizzazione alberghiera e nel turismo... era quel più che mi serviva per il bagaglio culturale come dice il direttor Daguerre. Al ritorno, mentre ero intenta guardare una vetrina di un negozio di abbigliamento una ragazzina bionda che correva colpisce la mia attenzione. La osservo e lei osserva me. Mi sorride e si avvicina e... “Ciao!” e io timida “Ciao!” sorrido
    “Mi chiamo Lily Rose”
    “Si lo so chi sei” le dico sorridendo
    “Conosci il mio papà?Lui è un pirata”
    Mi scappa all'improvviso una risata
    “Oh si che lo conosco”
    “Lily???” grida una voce d'uomo. Lily si nasconde dietro me e io sorrido. Poi mi voltò e mi si blocca il respiro.
    “Lily???Dove sei?”. Johnny Depp era a pochi centimetri da me come in aeroporto a Roma.
    Mi osserva e poi porta il suo sguardo dietro di me. “Eccoti qui!!! mi hai fatto prendere un colpo!!!Possibile che devi sempre fare la birbona quando non c'è Jerry? Il tuo vecchio ormai comincia a perdere i colpi!”. Poi porta il suo sguardo su di me e imbarazzato, ma mai quanto me, mi rivolge la parola “Mi scusi signorina...” io lo guardò sorridendo e rispondo “No si figuri Signor Depp” lui per un momento rimane incantato su di me e io su di lui. Colpo di fulmine? Per me si...almeno per me
    “Io già la conosco...”dice Johnny mentre porta un dito alla bocca e sembra rifletterci...”Si si l'ho vista entrare nell'ufficio di Daguerre...e...” arrossisce... “all'aeroporto di Ciampino...” cosa???? no no no non ci credo è impossibile frena un momento...Johnny Depp si ricorda di me!!!
    “Sei te che mi hai urlato di amarmi?”continua...
    CAZZO!!!!Rispondi Viola rispondi...di qualsiasi cosa ma rispondi!!!!“Si...” mi decido infine.
    “Beh...sono onorato...non è da tutti i giorni sentirlo da una bellissima ragazza come te...come ti chiami? Viola vero?”
    Rossa, come un peperone...dalla testa ai piedi. Vampate....tante vampate... “Viola...si...ma come...”Viola torna normale datti un contegno porca miseriaccia zozza! “come fai a ricordartelo?”OOOOOOHHH dico cazzo con questo ce devi lavora e te blocchi così Viò???
    “I tuoi occhi... me li ricordo bene” Mi sorride. Oh cazzo Joh così mi sciolgo
    Dopo un po' di imbarazzo lui ricomincia a fare domande “Sei italiana?”
    Sii te stessa mi ripeto “Si...di Roma” rispondo
    “Però il tuo inglese è perfetto”
    “Grazie” sorrido timidamente, mentre le guance nuovamente diventano rosse.
    E lui sorride...Cazzo cazzo cazzo nto sei bonooooo!!!
    “Lavori qui?”
    “Si all'Hotel Luxury in Rue de Rivoli”
    “Io alloggio là”
    “Si lo so...” dico tutto d'un fiato.
    Sorride sorpreso
    “Ci vedremo là di sicuro allora cara”Oh si caro mio bello lavorerò per te! Dicevo tra me e me
    “Si” Ma sempre a di sì stai?????
    “Bene allora...è stato un vero piacere...mademoiselle” Mi prende una mano e la bacia dolcemente sul dorso.
    “Anche per me Signor Depp”Mi sento morire ma cerco di apparire lusingata e normale
    “Chiamami Johnny...” sorride maliziosamente poi prende per mano Lily e va via...
    Lo guardo allontanarsi e poi giro anche io i tacchi. Poi mi sento uno sguardo addosso e mi giro...Lui mi sorrideva. E io morivo dentro.

    continua....

    Edited by Lola_MrsTodd_Depp - 7/2/2011, 14:17
     
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  2. *YeYu*EtErNaLlY_DaMnEd
     
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    Non essendo un'esperta di fanfiction non mi permetto di fare nessuna critica strutturale,però mi ha colpito molto, vagavo già col pensiero XD
    Sai,questa situazione l'ho spesso sognata perchè sono diplomata all'alberghiero appunto come receptionist e quindi puoi immaginare *.* che ansia,adesso sono curiosa del continuo!
     
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  3. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    ahahahahahah allora mi capisci benissimo XD
     
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  4. caira80
     
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    Wow tesoro è molto bella!!!
     
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  5. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    Eccone un altro capitolo godetevelo...stasera scrivo il 4
    Capitolo 3

    Camminavo a passo svelto...ero al mio primo giorno di apprendistato e indovinate??? ero in ritardo porcaccia la miseriaccia!
    Quella giacca un po' troppo stretta mi faceva mancare il respiro e quando camminavo sembravo un palo della luce con le gambe...
    Pensavo a Johnny alle sue parole ai suoi sguardi e pensavo che tra pochi minuti, se arrivavo all'albergo ancora con le gambe, dovevo stare al suo servizio. Non è bello detto così si ma...la situazione mi elettrizzava.
    Arrivai davanti alla porta dell'albergo e salii l'ascensore...osservai il mio swatch...mi ero sbagliata fiuuuuu è la prima volta che invece ero puntuale! Evvai. Sarà l'abitudinaccia di fare tutto di corsa?
    Cercai l'appartamento Soleil all'ultimo piano. Il corridoio aveva un tetto altissimo e aveva lampadari che pendevano da questo. Tutti in cristallo lucidissimo e oro. Le carte da parati erano di broccato e aveva disegnati i gigli fiorentini... che splendore mi dico mentre raggiungo il luogo...respiro profondo, coraggio...e busso. La porta si apre ed è Johnny che l'ha aperta. Sgranò gli occhi e disse “No! Non mi dire! tu sei la mia assistente?”.Ecco fatto. È rimasto deluso.
    “Se è così che deve cominciare il mio soggiorno qui...con questo bel risveglio...rimarrei qui per sempre” . Io sorrisi. L'unica cosa che mi veniva naturale da fare in quel preciso momento.
    “Vieni, entra pure, vuoi qualcosa da bere?”
    “Signor Depp io...”
    “Mi pare che ieri ti avevo detto che potevi darmi del tu”
    “Giusto...ehm...Johnny...io ieri...si insomma ieri non te l'ho detto perchè...”
    “Ah ma che importa! L'importante è che sei qui...però non essere timida fai come se davanti a te ci fosse un tuo amico...siediti”e sorride...un sorriso speciale, di prima mattina tutto per me. Mi viene da arrossire e lui sorride ancora di più quando nota il mio imbarazzo. Si ma io ad un mio amico non gli salterei addosso!
    “Anzi...se non è troppo azzardato...sempre come amico...posso invitarti a cena?”
    A quel punto rimango attonita.
    “Scusa?”mi viene solo da dire.
    “Ok...ok scusa sto correndo troppo...”
    “No voglio dire...Si” dissi d'un colpo. Lui sorrise “Sai sono abituato a conoscere chi mi sta intorno, visto che lavorerai con me...quindi raccontami di te no?”
    Ero stupita dal suo interesse... “Che vuoi sapere di preciso?”
    “Come ti chiamo già lo so e trovo che tu abbia un nome bellissimo, particolare, il nome di un fiore...”a dire ciò Johnny arrossisce guardandomi si schiarisce la voce e poi torna a dire “Immagino che...una bella ragazza avrà fatto sicuramente una scuola che le permetta di lavorare altrove”
    “In effetti si...ehm...ho fatto una scuola professionale...alberghiera” spiego timidamente mentre lui continuava a guardarmi interessato e con uno sguardo rapito... “Ecco...”continuai io cercando di farfugliare di meno e apparire ai suoi occhi naturale e per niente turbata...Ma a chi prendi in giro Viola avanti si vede che sei attratta da lui...mi dico...è una vera calamita... “poi sono laureata in storia dell'arte...amo il cinema...sogno di fare qualcosa che connetta la storia dell'arte al cinema...”
    Sorride. “Perfetto...beh ovviamente..x realizzare questo sogno sarò più che felice...di...poterti aiutare...” azzarda lui.
    Johnny ma non vedi che soffro se fai così????
    “Davvero lo faresti?” Chiedo timida ma allo stesso tempo entusiasta.
    “Siamo amici?” Perchè mi rispondi con una domanda?
    “Certo che si...” :D Sorrido.
    Anche lui sorride.”Allora posso invitare la mia nuova amica a pranzo o avete altri programmi...?”
    “Beh in effetti è lei che deve dirlo se ho altri programmi...”
    “Bene hai in programma......”dice “di venire a pranzo con me!...Ci stai Viola?”Quanto è bello il mio nome detto da te! penso e porge la mano per un accordo. La stringo. Lui sorride e la porta lentamente alle labbra e soffia un bacio galante sul dorso. Nello stesso tempo lo sguardo che mi rivolse era sensuale, ammiccante, malizioso. Che vorranno dire quegli sguardi? Io ormai non so riconoscere più uno sguardo sincero visti i ragazzi che sono stati bugiardi con me...e mi hanno deluso...portandomi solo a letto...
    “Ci sto” risposi
    “Hai il mio permesso di metterti a tuo agio...prendi queste...la mia amica deve star comoda”mi diede un paio di pantofole dell'albergo, poi mi guardò. Avevo uno sguardo perplesso. Capì perchè...le regole della bella presenza “Non ti preoccupare parlo io con Daguerre... e poi a lui non devi rendere conto su queste cose sono io il tuo datore di lavoro adesso...e il tuo datore di lavoro che vuole anche dimostrarti la sua amicizia sta vedendo che i tuoi piedi soffrono...non voglio vederti soffrire dentro due trampoli” In effetti la regola era tacco 12...E i miei piedi erano già gonfi per la corsa che avevo appena fatto.
    Mi tolsi la giacca che mi teneva stretti i polmoni...e tornai a respirare normalmente.
    Lui sorrise “Coca cola o birra?”
    “Coca grazie...” dissi
    Jo la prese dal frigo e mi stappò la bottiglietta...
    Era a torso nudo...Un corpo modellato alla perfezione e disegnato dai suoi famosi tatuaggi...Aveva solo i pantaloni del pigiama addosso. E i suoi capelli lunghi erano selvaggi. Potei dedurre che si era appena fatto la barba, perchè intravedevo qualche taglietto sul collo. Vecchio vizio!!!! dissi tra me e me sorridendo... ma un pò di sangue ancora uscì...“Johnny, ti sei tagliato qui”andai a prendere un fazzoletto nella borsa e lo poggiai sulla piccola ferita. Lui prese il fazzoletto e mi disse “Grazie Violetta” quel vezzeggiativo suonava troppo dolce alle mie orecchie e con il fatto che ero lì davanti arrossii copiosamente. Da vicino potevo vederlo più chiaramente. La sua faccia pulita dai baffi e con un piccolo accenno di barba sotto il labbro inferiore erano motivi per cui stavo per saltargli addosso. Ma non lo feci. Non sono una smidollata come le altre che lo fanno veramente...non mi permetterei mai.Ma de cheeeeee
    Lui continuava a tamponarsi il fazzoletto sulla ferita e scherzando disse “Mi hai salvato dalle mie stesse mani Mrs Lovett!” io lo guardai e mi venne da ridere. Lui rise insieme a me. Poi io smisi
    “No” prese a dirmi guardandomi sensuale “Non smettere di ridere ti prego”. Se ero neve a quest'ora avrei passato due stati della materia...sarei diventata vapore!
    “E allora caro Johnny... raccontami qualcosa di divertente cosi posso adempiere alla tua richiesta”.
    Gli ero così vicina...Prese a raccontarmi degli scherzi che si fecero lui e Angelina Jolie sul set di The Tourist e mi parlò di un tema che fece Lily in terza elementare sulla professione dei genitori... Passammo tutta la mattina a parlare e a scherzare e ridere... Lui era davvero come me lo sono sempre immaginato...una persona intelligente pazzerella divertente...E' basta una battuta su un suo film che non siamo riusciti a smettere di parlare...Ed ecco che arriva il brontolio allo stomaco...era chiaro e anche lui lo aveva sentito “Ora chiamo la cuoca e faccio portare il pranzo...vedo che un brontolone di stomaco vuole la sua parte”dice facendo sorridere anche me
    “No Johnny è un compito mio” e feci per prendere il telefono quando la sua mano si appoggiò la mia che stava alzando cornetta. Poi la prese e la tenne stretta poi portò la sua mano sotto il mio mento “No signorina lei è mia ospite adesso”dice ammiccante... Compose il numero e dopo un po' di tempo arrivò il pranzo. Conversammo e mangiammo i piatti più squisiti che l'albergo preparava esclusivamente per gli appartamenti elitari.
    Squillò il cellulare, era mamma “Allora micia come sta andando a lavoro?”
    “Benissimo” dissi sorridendo a Johnny
    “Lo so...Bruno ci ha detto tutto...ti tratta bene il tuo Johnny?”Tuo??? mamma!!!arrossisco perchè avevo messo il vivavoce.
    “Mamma ma che dici...mio?”
    “Buonasera signora! Non si preoccupi per sua figlia è in buone mani!” dice Johnny divertito
    “No aspetta... è lui che mi ha salutata?” dice mia madre allarmata e contenta
    “Si!”
    “Oh beh risalutalo”
    “Mi sa che ti ha sentito” guardai Johnny mi sorrideva
    “Va tutto bene signora?Com'è il tempo a Roma? Freddo come l'ho lasciata?”
    “Si si signor Depp... si crepa”risponde timidamente mia madre
    “Mamma adesso ti devo lasciare”...tolgo il vivavoce
    “Ok piccola ci sentiamo stasera e mi racconti...ti vogliamo bene ciao ciao!”
    Lui mi guardò “il tuo Johnny?” disse scherzando
    Io sorrisi imbarazzata volevo sotterrarmi...
    “Non mi dispiacerebbe essere il “tuo” Johnny a dire il vero...”. Mi asciugai le labbra con il tovagliolo e rimasi a guardarlo imbambolata. Ci stai provando mica Joh???
    “Senti...ti andrebbe si fare una passeggiata”
    “Ma...il lavoro...”
    “Appunto...questo fa parte del tuo lavoro” dice ammiccante. Accettai.
     
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  6. ~Mary
     
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    Lola è veramente bellissima!
    E pensare che proprio a Maggio inizio lo stage in un albergo, non si sa mai che Joh sarà lì.. *me sogna* Ahahah!

    Complimenti comunque Lola! Mi piace, e non vedo l'ora di leggere il continuo!
     
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  7. …Tania…
     
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    ahahahah bella divertente.. :woot:
     
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  8. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    4 Capitolo

    Ma...La notte so che pensi a me, amore nel buio cerchi sempre le mie mani no....non fingere di stare già già bene...di colpo non si può dimenticare...' canticchiavo nella mente mentre sentivo la mia canzone preferita nell'MP3.
    Menomale che nella mia borsa avevo messo le ballerine pensai.
    Johnny si stava vestendo e io nel bagno accanto mi stavo cambiando d'abito...mi infilai le ballerine. Dopo un po' sento bussare alla porta “Hai fatto piccola?”
    Piccola?? Apro la porta e sorrido divertita “Si ho finito piccolo!”. Lui sorride seducente...Giacca marrone, jeans strappati anfibi e borsalino. Bell'accoppiata!
    “Che stavi ascoltando?”prende una cuffietta del mio mp3 e lo porta all'orecchio...
    “Bella musica!” esclama “Menomale che un po' l'italiano lo capisco...ma la musica ha un ritmo coinvolgente”
    “Senti questa” e mi affrettò a cambiare la canzone...sempre i Modà
    Troppa luce non ti piace godi meglio a farlo al buio sottovoce
    graffiando la mia pelle e mordendomi le labbra fino a farmi male...

    Lo guardai ascoltare la canzone. Mi sentivo inebriata dai suoi occhi chiusi dalla sua testa muoversi a ritmo di quella canzone

    Resisti, non mi stanchi
    mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
    e poi brilli, non ti spegni
    ci graffiamo per non far guarire i segni
    e sei pioggia fredda
    sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
    Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo


    Quando finì la canzone mi guardò profondamente...Mi persi in quello sguardo...mi tolse le parole...il respiro...
    “Davvero una bella canzone, hai dei buoni gusti...ho capito qualche parola...ma ancora l'Italiano è un mistero per me...durante la passeggiata me la tradurrai meglio no? Andiamo?”
    Annuii, uscimmo dalla stanza e prendemmo l'ascensore
    “Allora cosa dice quella canzone che ho ascoltato prima?”
    Me la ricordavo ormai a memoria e presi a tradurgliela...ad ogni parola diventavo rossa...
    “Davvero stupenda!” commentò Johnny guardandomi come chi vorrebbe sentire quelle emozioni con la persona che in quel momento gli stava accanto...Oh porca zozza!pensai. Avevo i brividi...le mie gambe formicolavano.
    “Me la passeresti sul mio computer dopo?” Ci sarà un dopo????Ma mi aspettano a cena...o vabbò chissene...
    “Dopo?”
    “Si...se ti va di rimanere ancora con me” disse sorridendo sornione...
    “Beh certo...ma il mio turno dovrebbe finire alle 20 e...”
    “Benissimo! Allora accetteresti un invito a cena?Ho un locale qui a Parigi...”
    “E' tuo? Hai aperto locale?”
    “Si...il Man Ray...diciamo è un ristorante orientale...ancora non ci è morto nessuno grazie a Dio” disse e divenne triste. Sapevo a chi stava pensando...River Phoenix morto per over dose nel suo locale a Hollywood
    “Allora ti va?”si riprese...
    “Certo”sorrisi.

    Prendemmo ancora a passeggiare e con la metrò mi portò a Mont Martre, il quartiere degli artisti.
    Il Sacre Coeur si ergeva piano piano sulle nostre teste mano a mano che salivamo le scale...Arrivammo in quel piccolo viale dove pittori, ritrattisti si cimentavano in opere di ogni tipo...paesaggi di Parigi, il Moulin Rouge, la Tour Eiffel. Una bimba bruna si stava facendo fare un ritratto. Una banda di saltimbanchi suonava una dolce melodia di fisarmoniche e violini.
    Johnny osservava tutto ciò che ci circondava come qualcosa che adorava.
    “Guarda lì” e indicò una bancarella di collanine artigianali. Ci avvicinammo e io guardavo la merce in vendita: coralli, turchesi, collane con cammei. Ad un certo punto notai una bellissima collana colorata al mio collo. Johnny dietro me la stava provando a legare “Puoi spostare i capelli?”Mi sussurrò in un orecchio. Spostai i capelli e lui potè così legare la collana...il venditore mi porse uno specchio e così potei ammirarmi con quella meraviglia
    “Johnny è bellissima, ma non posso”mi girai “mi conosci da poco”
    “Avanti che dici! Non posso fare un regalo alla ragazza che mi piace?”. Non credevo alle mie orecchie... aveva detto che gli piacevo...mi sembrava di sognare
    “Va bene, ma voglio ricambiare”Frugai nella borsa... Estrassi un pacchetto che tenevo da due anni per darglielo semmai con il tempo avrei potuto incontrarlo a qualche anteprima di un film con le mie adorate Deppine.
    “Tieni” dissi porgendoglielo.
    “Oh, beh grazie...e menomale che ci conosciamo da poco” mi disse ridendo.
    “La tenevo da tanto tempo...dovevo venire a Venezia durante le riprese di The Tourist ma non sono potuta venire...”
    Johnny aprì il pacchetto e prese in mano quello che era un bracciale nero di cuoio su qui avevo applicato un ciondolo a forma di cuore con una V disegnata sopra. Il suo sguardo era felice e sorpreso “E'...E'...E'...”uno schifo... lo so“Indescrivibile...bellissimo...un pensiero dolcissimo grazie!!!!lo tenevi da due anni? Per me?” disse Johnny ancor più emozionato.
    Felice, anzi superstraarcimegafelice che gli sia piaciuto, dico “Si...per te...”
    Sorrise e mi abbracciò “Sei una persona splendida Viola. Grazie...è vero, non ti conosco abbastanza ma già ti adoro”. Mi strinse forte. Quelle parole mi mandarono in paradiso...Mi adorava ...Era quello il momento che desideravo vivere...un momento speciale...romantico. Quell'abbraccio mi fece capire che ormai potevo lasciarmi andare...superare gli ostacoli di timidezza che ancora mi bloccavano nell'essere spontanea con una persona che conoscevo a malapena...anche se si trattava del mio Johnny.
    In quel momento un telefono prese a squillare. Non era il mio
    Era il giudice dei minori “Signor Depp...l'udienza per l'affidamento di suoi figli è stata ritardata di una settimana mi scusi tanto ma siamo oberati di lavoro”
    Johnny si rabbuiò subito “Si ho capito, grazie”. Attaccò. “Lo sapevo! Lo sapevo!” grugnì arrabbiato.
    Mi permisi “Che succede Joh?”
    “Tranquilla piccola, non è grave...è solo una rottura di scatole...sai quando speri che si risolva tutto in pochissimo tempo e invece ti ritrovi a doverlo rimandare per motivazioni che non dipendono da te?”era sconcertato “Oh si! Mi hanno rimandato un sacco di esami all'università sai?”
    “Allora siamo nello stesso mare, compare” dice imitando Jack Sparrow quand'è ubriaco
    Rido e ride anche lui. Le sue mani mi presero il viso e mi guardò dritto negli occhi “Non smettere mai di ridere...mi fai star bene”. Non arrossii stavolta...avevo scacciato ogni freno.
    “Anche io sto bene con te Johnny...mi piace quando mi chiami piccola”
    “Se preferisci... zuccherino!” riprese ad imitare il Capitano.
    “No piccola mi piace, mi fa sentire protetta”
    “E chi ti lascia a te!Ora che ti ho trovata non ti lascio certo scappare!” il suo stomaco brontolò “Ehy fratello se aspetti arriveremo presto in tempo per riempirti” mi metto a ridere.
    Chiamai mio fratello per avvertire che sarei stata fuori per cena.
    Mi portò al Man Ray e mi fece preparare un piatto tibetano squisito a base di orzo...il cui preciso nome mi sfuggiva di continuo. Cenavamo e ci guardavamo negli occhi tra ammiccamenti e belle parole... Gli parlai della mia vita, delle mie passioni più nascoste. Avevo capito che con lui potevo sbottonarmi, che non mi avrebbe giudicata per ogni sciocchezza che magari mi passava per la testa e dicevo al momento.
    “Posso farti un complimento?”disse Johnny
    Sorrisi e imitando Elise dissi: “Questa è una domanda che non mi devi fare”
    Sorrise anche lui “Sei la persona meno con i piedi per terra che io abbia mai conosciuto”
    “Mmmh dov'è che l'ho già sentita questa?” mi misi a ridere e lui con me “Lo pensi veramente?”
    “Veramente...e mi fa impazzire” e incrociò le dita della sua mano con le mie...
     
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  9. *YeYu*EtErNaLlY_DaMnEd
     
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    continuo continuo vogliamo il continuo hahah
     
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  10. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    Capitolo 5

    Passeggiammo anche dopo cena, a lungo, finchè non trovammo una cioccolateria, ancora aperta. La zaffata che ne usciva manderebbe in estasi chiunque...E stranamente mi ritrovai come se fossi dentro uno dei suoi film.
    “Assaggia questo” prese un cioccolatino scuro con delle righine bianche e me lo poggiò vicino le labbra. Morsi la metà e masticai gesticolando come Roux “Sono estasiata ma...”
    “Non è il tuo preferito” mi interruppe lui “Ma dai! neanche il mio! E' fondente...aaaa...invece questo credo che sarà proprio il mio preferito”.
    E fu così che fini la serata... in una cioccolateria a gustarci una bella tazza di cioccolata calda con la panna. Scherzammo e giocammo a chi aveva i baffi di cioccolata più grossi tra noi due. Eravamo pari!
    “Allora...ci vediamo domani” Mi disse Johnny quando ci trovammo davanti casa.
    “Sono stato benissimo con te stasera”
    “Anche io Jo...ma...come fai l'albergo è lontano da qui...”
    “Non ti preoccupare piccola vorrei farmi una passeggiata, almeno mi aiuta a riflettere un po'...casomai prenderò un taxi...e poi devo fare un paio di chiamate!”
    “A quest'ora?” dissi mostrandogli l'orologio. Era mezzanotte...
    “No...ripensandoci...non è il caso...meglio che fili a letto...sarai stanchissima!”
    Si...e anche la ragazza più felice del mondo stavo per commentare.
    “Si in effetti una bella dormita me la farei volentieri...dopo tutto quello che ho mangiato poi!”.
    Feci per entrare che mi prese la mano “ Buonanotte piccola”
    “Buonanotte Jo...” Ci scambiammo il più profondo degli sguardi. Lui si avvicinò piano e vedevo che le sue labbra desideravano le mie. Io rimasi lì dov'ero, bloccata...stava succedendo tutto in fretta...ma se doveva andare così... Le sue labbra premettero delicatamente sulle mie, la sua mano mi alzava il mento verso di lui...La stessa mano che poi mi carezzò delicatamente una guancia.
    Un bacio dolce come il miele, che se mi dovessero chiedere quanto era durato...risponderei una vita. Chiusi gli occhi. Non mi accorsi nemmeno che si era staccato...talmente quel momento si era impadronito del mio cervello...Eppure era ancora lì quando riaprii gli occhi delicatamente.
    Non disse nulla... I suoi occhi erano sognanti e mi guardavano innamorati, estasiati...

    Sveglia!Non mi va di alzarmi! Stavo facendo un sogno bellissimo...c'era Joh...
    Mi alzai e cominciai a realizzare che non era un sogno...la collana era sul comodino. La collana che mi ha regalato Joh.
    Non l'ho nemmeno ringraziato cazzo!!!!
    Mi precipitai dal letto e andai in bagno, mi la vai e mi misi un vestito normale ma comunque elegante.
    Johnny mi aveva permesso di non indossare quella divisa, che era più una camicia di forza, come lui l'ha chiamata.
    Uscii di casa senza nemmeno fare colazione. Avevo una tale voglia di rivederlo che non mi importava di null'altro!
    Presi i mezzi che mi portarono all'albergo. Ero in anticipo, cosa che non mi era mai capitata. Mi precipitai verso l'ascensore e premetti il pulsante più alto. Arrivata al piano mi avvicinai alla porta dell'appartamento.
    Bussai. Johnny aprì era con l'asciugamano attorno alla vita. Si setiva che aveva appena fatto la doccia. “Ciao dolcezza” mi disse in tono dolcemente sensuale...”Ciao” lo salutai con un bacino sulle labbra. Mi abbracciò forte forte “Dormito bene piccolina mia? Faccio portare su la colazione per due”.
    “Johnny prima ti vorrei parlare...”dissi in un colpo
    “Dimmi tutto tesoro...” Poi capì al volo “E' per il bacio vero?Tutto ok?”
    “Johnny io...ti vorrei dire una cosa...”
    “Oh ecco, hai un ragazzo!”
    “No, volevo parlarti di una persona che mi ha fatto tanto del male...” a queste parole Johnny mi guardò impietosito...si sedette e io vicino a lui.
    “Vedi pochi anni fa conobbi un ragazzo via chat...si chiamava Fabrizio...bruciammo le tappe...il giorno stesso in cui ci siamo conosciuto ci siam....” “Shhhh....”mi porto un dito sulle labbra “Non ti preoccupare ti capisco benissimo. Sai però, per me è stato un colpo di fulmine...Ti ho notata e ancora non capisco...che mi hai fatto?” disse sorridendo...
    “Anche per me...E' vorrei vivermela questa storia, piano piano. Se ci saranno mai dei momenti bellissimi tra noi due come quello di ieri, vorrei che venissero quando devono venire senza forzature...”
    “Hai ragione” disse sorridendomi “senza forzature...però...almeno questo lo voglio fare”.E le sue labbra toccarono le mie...di nuovo...stavolta però con più passione, più enfasi. Eravamo innamorati. O almeno io già lo ero da un bel pezzo. Ero solo riuscita a conquistarlo...

    Passò 1 settimana insieme, da soli.... Io aiutavo a organizzare il suo tempo libero e aiutavo anche in reception...ma era lui il mio compito principale. Quindi ogni tanto facevo in modo che lui squillasse al centralino per salire da lui. “Si sarò subito da lei Signor Depp” e subito ero in ascensore...

    Una mattina sul presto, ebbi una sorpresa; sia brutta: Vanessa , sia bella: era venuta a portare le carte per farsi affidare i bambini. Lei scese subito dopo 5 minuti e mi disse “Signorina mi può chiamare un taxi per favore?” Almeno non è maleducata pensai. Feci per comporre il numero ma subito questo squillò.
    “Pronto?”
    “Pronto, Vanessa è ancora lì dal Signor Depp?”
    “No le sto chiamando un taxi adesso...”
    “Dammi qua!” fece nervosa Vanessa Aho! Abbella stai manza!
    “Si dimmi tesoro”
    “Ti faccio prendere io rimani lì”
    “No tesoro ne abbiamo già parlato vado con Jack e Lily dai miei genitori per un pò”
    E attaccò “Allora questo taxi?”. Squilla di nuovo il telefono. Era Johnny. La spia si illuminava.
    “Pronto dolcezza sono qui che ti aspetto...ho una sorpresa per te...”
    Arrossii. Che situazione! Davanti a me Vanessa innervosità sempre di più aspetta...
    “Arrivo subito...Signor Depp!”dissi facendomi sentire da Vanessa.
    Mi guardava torva ancora di più di prima. Uscìì il foglietto con il numero del taxi e glielo porsi.
    Mentre se ne andava disse “Dica al signor Depp che si scegliesse l'assistente un po' più bella e in forma!” Arrossii, ma questa volta di rabbia. Ah se ti piglio brutta strega!
    “Ma intanto io non l'avrei mai tradito un uomo così!”
    La faccia di Vanessa, chiaramente colpita, assunse l'aspetto dell'urlo di Munch.
    “Si impicci degli affari suoi” andò via sbruffando.
    “Adesso Johnny è affare mio...sono l'assistente!” Vanessa si girò a guardarmi di nuovo con uno sguardo cattivissimo Affondata!!!Tiè beccate questa
    Intanto nella mia mente una voce cantava questa canzone

    Gelosia
    è come la pazzia
    vive di fantasia
    non ti fa' più dormire
    Gelosia
    è come una bugia
    cresce come un'idea
    non ti fa' più dormire


    Le mie colleghe dopo essere rimaste attonite si misero ad applaudire. Ma io ero rimasta colpita in una altro modo...nella mia autostima...Ma alla fine io so io e lei se si comporta così non è un cazzo!

    Andai all'ultimo piano da Johnny. Bussai. “Chiudi gli occhi” disse da dietro la porta. Chiusi e sentii che apriva...
     
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  11. ~Mary
     
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    Lola mi appassiona sempre di più questa fan fiction! :wub:
    Ora siamo in attesa del 6° capitolo! *-*
     
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  12. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    Capitolo 6

    “Adesso puoi aprire” Aprii finalmente gli occhi davanti al divano del soggiorno c'era un tavolino di legno finissimo e ben lavorato e sopra questo... una copia autografata di The Tourist.
    “Io proporrei di vederlo insieme...ho letto tante critiche negative...vorrei sentire la tua”
    “Io ti...adoro!”dissi commossa ed eccitata. Stavo per vedere un suo film con lui accanto.
    Prese il dvd e lo mise nel lettore e accese il megaschermo.
    Cominciò il film. Avanti le scene. Elise che camminava per Parigi, la lettera di Pierce, lei sul treno. Quando vidi Johnny ebbi un fremito, lui era sullo schermo e sullo stesso tempo sotto la copertina di pyle al buio a vedersi il film con me, che mi abbracciava e accarezzava. Quanto poteva farmi strano...Arrivò la scena più bella del film...con la melodia che ogni volta mi faceva sognare al posto di Elise...e in quel momento, non riuscivo a capacitarmi, ero lì con lui. Frank stava entrando nella stanza, stava sognando...E arriva alle spalle di Elise...Il bacio...
    Johnny che mi era lì vicino però, non pensava a rivedersi la scena...Mi guardava negli occhi e mi baciava appassionatamente...e io ricambiavo la passione che ci avvolgeva come una bolla facendoci dimenticare il film...Ogni volta che i nostri sguardi si incontravano non potevamo fare a meno di incontrarci anche con le labbra. Il film lo sapevo a memoria, e me ne ero innamorata malgrado quello che poteva dire la critica cinematografica di tutto il mondo...Mi piaceva perchè fino all'ultimo c'era una suspence per chi lo guardava...
    Il film dopo un altra ora finì...Johnny non la smetteva di guardarmi...di accarezzarmi.
    “Johnny che hai?” dissi guardandolo
    Lui si limitò a sorridere
    “C'è che...che... mi sta succedendo una cosa bella...anzi stupenda” fece una pausa guardandomi teneramente “C'è che mi sono innamorato...” Mi stava accarezzando una guancia “di una persona che conosco da poco, pochissimo...questa persona mi ha stregato...adesso si, che sono fritto!”
    I suoi occhi non cessavano di trasmettere dolcezza. “Però...non so se questa ragazza ricambia”
    “Se non ricambia è una totale cretina” scherzai io
    “E tu lo sei?”. Lo guardai negli occhi...Non riuscivo a crederci...
    Risposi “Ti sei innamorato di me?”
    Uno sguardo amorevole come quello che mi stava rivolgendo equivaleva a una risposta....
    Ma non potevo immaginare quello che stava accadendo fino a quando...
    “Quanto sei bella tesoro” disse Johnny. Aveva la passione negli occhi. I suoi occhi ardevano.
    Prese il mio viso fra le mani e comincio a baciarmi sulle labbra, le nostre lingue si intrecciarono e la passione a quel vorticare divenne più grande...immensa...
    Sbottonai la sua camicia e lui dalla bocca scese a baciare il mio collo e a sollevare la maglietta...Le sue mani che stringevano la mia vita e che mi invitavano a farmi avanti verso di lui...il suo tocco sulla mia schiena mi stava provocando i brividi...
    Rimasi poco con l'intimo addosso...presi a sbottonare piano i pantaloni di lui...Lui massaggiò i miei seni, prese a baciarli, poi risalì verso il collo e si impossessò di nuovo delle mie labbra e della mia lingua. Eccole che si intrecciano di nuovo dominate dalla passione. Rimanemmo nudi ormai, Johnny era sopra di me...diede dei bacetti al ventre e poi risalì ed entrò in me...i nostri corpi ormai uniti si muovevano l'uno nell'altro in una danza sensuale e romantica allo stesso tempo. Il ritmo aumentò, i gemiti di piacere di entrambi raggiungevano l'estasi. Lui si chinò per baciarmi ancora le labbra e poi prendemmo a guardarci negli occhi e godere...e gemere, e ancora godere. Nei gemiti potevo cogliere ogni “Ti amo” che mi diceva all'orecchio. Poi mi spostai sopra di lui...stavamo per raggiungere l'apice entrambi ormai...mi piegai e lo baciai. Lui si alzò e ci ritrovammo seduti. Continuando a spingere dentro di me gemevamo ancora di più fino a che...
    “E' stato bellissimo. E tu sei stupenda” mi diceva mentre giacevamo insieme sul divano, affannati stanchi ma molto felici. E io urlavo dentro dalla gioia...

    Bussarono alla porta “Signor Depp!”
    Oddio il direttor Daguerre! Sbiancai. Johnny si stava rivestendo... “Un momento” disse.
    Io mi nascosi in bagno e chiusi la porta a chiave...
    Johnny accolse il direttore “Dov'è la vostra assistente?”
    “Viola?”
    “Si la signorina Viola dov'è?
    “E'...E'...E'...” si accorse delle mie mutandine che erano vicino al divano e le scalcio sotto il divano “E' andata...è andata...a...”...vide sul tavolo una rivista femminile...”E' andata a comprami questa...si ne avevo bisogno perchè...”
    Poi si accorse che era la copertina della rivista Elle che avevo lasciato sul divano “Perchè Vanessa legge tonnellate di queste riviste femminili
    “La signorina Paradis?”
    “Si! Vanessa...abbiamo fatto pace...sa...come sono questo cose...quando si litiga”
    “No, non lo so...”
    Poi si avvicina al bagno e bussa“Vanessa...amore!Hai finito in bagno?”
    Io me la ridevo sotto i baffi “No cavo...ancova mi monca un bel po' ti tompo”dissi imitando Vanessa, con la mia aggiunta della erre moscia “Pevchè è uvgionte?”
    “Vede? Queste ragazze! quanto ci mettono per prepararsi!”
    Il direttore però aveva una faccia seria...non gli importava di essere convinto che dentro il bagno c'era Vanessa...Un secondo di silenzio...
    “Il padre di Viola...sta molto male...ha avuto un attacco di cuore” taglio cortò il direttore “E' all'ospedale in prognosi riservata...temo che dovrà fare a meno di lei per un pò di tempo”
    Sentii quelle parole... E una lacrima mi rigò il volto all'istante...poi il silenzio...solo una porta che sbatteva... e il mio volto stavolta era un lago...

    “Viola” bussò Johnny. Mi sentiva singhiozzare... “Viola tesoro...”
    La gola mi bruciava...Mi accasciai...non la smettevo di piangere....”Non dovevo partire!” urlai sentendomi in colpa...”Non dovevo venire in questa merda di città...Miio padre si sarà impensierito troppo!”. Silenzio. Johnny sentiva solo i miei singhiozzi disperati
    “Viola amore...non temere...ti accompagnerò io...a Roma...”...Mi alzai appoggiandomi al marmo bianco perfetto del lavandino. E aprii la porta chiusa a chiave...vidi la faccia commossa di Johnny. Con un abbraccio passò tutto...quasi tutto...
    “Non ti lascio sola...non ti lascerò mai sola...”


    scusete ragazze ma io comincio a grattarmi....XD

    CITAZIONE (~Mary @ 19/1/2011, 22:28) 
    Lola mi appassiona sempre di più questa fan fiction! :wub:
    Ora siamo in attesa del 6° capitolo! *-*

    Sono contentissima che vi piaccia questa FF!!!!
     
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  13. deppkiarina
     
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    brava! davvero avvincente.. e poi anche io spesso immagino queste storie su john.. poi mi sveglio e mi deprimoXD
     
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  14. Lola_MrsTodd_Depp
     
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    Io mi sveglio e scrivo XD si io ste cose me le sogno! nel senso quando dormo...e anche che potrei solo sognarmele
     
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  15. caira80
     
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    Sempre più appassionante Violetta!!
     
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101 replies since 18/1/2011, 22:45   2142 views
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