Endless Summer Nights

notti calde e stellate

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  1. LovelyPirate
     
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    si effettivamente ti riesce bene, nel seno che dai voce ai suoi pensieri in maniera molto diretta e chiara, sembra tutto reale (:
     
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  2. Lola_JD_Sparrow
     
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    Beccateve st'altro capitolo

    Capitolo 4

    "Buongiorno signor Depp…" disse una voce roca con l'accento siciliano
    "Chi è scusi?"
    "Sono soltanto un uomo a cui è stato tolto l'oggetto della sua vecchiaia, il gioiello chiu beddu...e le volevo fare un offetta che certo non potrà rifiutare…"
    "Con chi parlo?" insistetti
    "Non impotta con chi sta parlando giovanotto...allora la vuole sintire la mia proposta ah?". Deglutii. "Mi dica…"
    "Cominciamu bene...solo poche parole...lei gentimmente deve fare di tutto per non fare superare i provini alla signorina...la faccia ritornare da noi…è una picciotta che non ha futuro. Serve solo ad essere sbattuta come l'uovo in padella...me capisti?" disse Alex minaccioso
    Odiavo quella voce da padrino da 4 soldi. 'Cazzo in che situazione mi sono andato a impelagare…'
    Alzai il tono della voce "Non ci penso neanche…" dissi a denti stretti.
    "Lei è ancora un picciotto d'onore...non si faccia pregare! Se vuole se la può futtiri, quanto vuole, ma Violet deve tornare qui, è di nostra proprietà…"
    "Violet non è proprietà di nessuno!" urlai. Seguì una pausa che mi accapponò la pelle.
    "Ci pensi...con un mio amico regista lei potrà guadagnare ancora di più...ci pensi e mi faccia sapiri…"disse Alex. Poi riattaccò.
    Abbassai la cornetta. Mi misi le mani tra i capelli. "Era Alex...vero?" mi chiese Violet. Non risposi, la guardai solamente. "Vuole che non ti faccia scritturare…" le dissi.
    Lei cominciò ad arrabbiarsi "Ah! Me lo aspettavo…". Aveva gli occhi lucidi. "Oppure?"
    "Non lo so...ma non mi piace...io non intendo sottostare a queste minacce…"affermai.
    "Io...devo andarmene di qui...non voglio che tu corra rischi per colpa mia…" disse cominciando a radunare le proprie cose. Di scatto mi alzai e andai verso di lei fermandola "Non ci pensare nemmeno...senti...ci conosciamo da poco… ma io intendo continuare ad aiutarti…".
    "Sei un tesoro ma…"
    "Ma nulla...Violet, tu mi piaci…"
    "E anche tu…" sospirò con le lacrime agli occhi. Poi mi abbracciò "Ormai ci sto dentro...nel giro…e non c'è modo di…" disse cominciando a singhiozzare.
    "No… ti aiuto a io a tirarti fuori, non esiste che io ti lasci così solo perché c'è chi ti considera una puttana, tu per me non lo sei…" le dissi guardandola negli occhi, afferrandole le spalle.
    Un sorriso debole affiorò sul suo viso "Cosa sono per te?" chiese "E' da ieri che noto quei tuoi sguardi…" disse accarezzandomi una guancia. "Sei una ragazza che non merita tutto quello che di brutto le sta capitando" affermai.
    "In tutta questa tremenda situazione però...c'è un bel risvolto..." disse dolcemente, avvicinando le labbra alle mie. "E sarebbe?" dissi sorridendo
    "Che so che sei l'unico uomo che non sarà mai capace di farmi del male…" disse posando un delicato bacio. Appoggiò la testa sui miei pettorali chiudendo gli occhi e tirando un profondo respiro. La strinsi a me e la baciai sulla fronte. "Come mai ne sei così sicura?" sospirai. Avevo il cuore a mille sentendola dire quelle parole.
    "Sembra strano ma...sto cominciando a provare un sentimento diverso dalla sola attrazione...ti sento come un angelo custode…" disse guardandomi negli occhi "E sono solo due giorni che ci siamo visti...ma ho come la sensazione ti averti sempre conosciuto". Respirai a fondo, stavo per andare in fibrillazione. Mai mi ero sentito così, nemmeno con Winona.
    "Che cosa sarà?" mi chiese.
    "E' difficile dargli una definizione, ma è lo stesso che sento io…" dissi guardandola e sorridendole. Rimanemmo a guardarci per un po’; potevo sprofondare nell'intensità dei suoi occhi. Mi avvicinai e presi delicatamente a baciare le sue labbra. Spinta dalla passione introdusse la lingua e carezzò la mia. Afferrò la mia testa in modo da non far finire mai quel bacio. Carezzai il suo interno coscia; potevo percepire in ogni secondo di quel bacio il desiderio sessuale che aveva per me. Cominciai ad accarezzare l'interno delle sue pelvi e infilai piano un dito muovendolo all'interno. Lei all'improvviso si staccò… "...No…" mugolò "se deve essere la mia prima volta, vorrei che fosse diverso, vorrei che fosse romantico…".
    Abbassai lo sguardo mi sentivo uno schifo, anche se la capivo. Avevo perso la mia verginità molto precocemente e se avessi potuto fare diversamente ed aspettare di più, avrei voluto che fosse con la donna della quale ero perdutamente innamorato.
    "Scusami...sono un imbecille...pensavo…" balbettai buttando un occhio sui suoi vestiti.
    "Che mi sono sbattuta tutti gli uomini del locale?" chiese interpretando male.
    "No ma che hai capito...non volevo dire…che insomma…" Non trovavo le parole e lei pensò subito che volessi arrampicarmi sugli specchi. "Io ti trovò una persona stupenda, una ragazza bellissima e sensuale, non concepisco come nessuno si possa essere accorto di te fino ad ora...o almeno solo per approfittare di te…".
    "Perché sono grassa…" disse abbandonandosi sul letto "Al giorno d'oggi chi la vorrebbe una taglia 46? Cominciano ad andare di moda i pali della luce…".'Grassa? Macchè…'
    Cominciai a ridere. Ma mi fermai quando la vidi arrossire d'imbarazzo. "Forse sarà come dici tu...ma io ti trovo bellissima lo stesso...un filo di grasso cosa mai potrà farti? A rendere ancora più belle le tue curve…". Lei non ne era tanto convinta e si guardava schifata le cosce
    "Si ma guarda che due prosciutti!" si lamentò.
    "Sempre meglio che due grissini…" le sorrisi e mi abbassai a posare un bacino su una di esse "E poi scusami tanto...non è più bello poggiarsi sul morbido, dopo una notte d'amore? Tra una ragazza tutta spigoli e l'angolo del comodino, non c'è differenza. Piuttosto che accoccolarmi fra due stuzzicadenti preferisco dare una capocciata all'angolo della testata del letto". Violet si mise a ridere. "E poi che gusto ci sarebbe a farti questo?" dissi cominciando a solleticarle i fianchi punzecchiandoli. "Uh...no Joh…ti prego hai beccato proprio il punto esatto". Sorrisi malizioso "Ah aaaaaaaah! Lo sai che non si dicono i punti deboli ai nemici di solletico?" continuai a punzecchiarla e lei provò a scappare. Continuava a ridere a crepapelle. Non avevo intenzione di mollarla, mi piaceva da impazzire la sua morbidità che, a scanso di quello che diceva lei, era moderata. Dopo un po’ mi fermai, stanco, con il sorriso in bocca.
    Lei continuava a ridere e recuperò il respiro. "Ho fame" dissi aiutandola ad alzarsi dal letto.
    "Ma grazie... che gentiluomo" disse sorridendomi e poi andò in bagno a vestirsi. Tirai fuori un pantalone dalla mia borsa e lo indossai assieme a una camicia a maniche corte, a quadri bianchi e neri. Presi un elastico e mi legai i capelli, poi accesi la televisione. Feci zapping finchè non mi fermai su un video che colpì la mia attenzione.
    "L'attrice Winona Ryder nota per i ruoli interpretati in Dracula e soprattutto per essere la fidanzata di Johnny Depp, è stata avvistata dai paparazzi, mentre era a cena con un altro bello e attore emergente, Christian Bale, con il quale in futuro lavorerà nel film Piccole Donne…a vedere dalle immagini del video che abbiamo appena mandato non si tratta di una cena e basta". Le immagini erano chiare davanti a me. Winona appiccicata alle labbra di lui. Loro due che entrano nell'albergo dove stavo fino a ieri, abbracciati. Ripensai al biglietto 'Chiamami come avrai sbollito i nervi…'. Non riuscivo a pensare, non riuscivo ad agire, ero talmente arrabbiato, talmente schifato dalla vista di quelle immagini che rimasi fisso a guardare il vuoto. Violet aveva sentito tutto e uscì dal bagno. Coprii il viso con le mani e le passai fra i capelli. In fondo perché provavo rabbia? Anche io ero solo con una ragazza con cui avevo quasi fatto l'amore, che mi piaceva fisicamente e mentalmente. Non riuscivo a trovare un senso a nulla.
    "Mi dispiace…" sospirò Violet dietro di me. Io non sapevo quello che provavo, ero solo arrabbiato, ma alla fine anche io l'avevo tradita. Era dura, non me lo sarei aspettato, e soprattutto avrei preferito non scoprirlo in quel modo. Tradito dalla propria donna e con alle costole un mafiosetto di merda. Direi che peggio di così non poteva andarmi. Da una parte mi sentivo sollevato, Winona mi aveva lasciato libero di vivere la mia vita, anche se in un modo orribile. Avrei di gran lunga preferito la sincerità. L'avrei chiamata proprio io per dirle di vederci, di parlare un po’, di rimanere in amicizia. Ritornai lucido e mi alzai dal letto. "Andiamo a prendere i tuoi vestiti, poi facciamo colazione…"
    Violet mi guardò con uno sguardo colpevole "Non pensare minimamente che sia colpa tua...anzi…è tutta mia...le ho risposto male e lei si è arrabbiata…" le dissi io "la brutta cosa è che ha preferito tradirmi invece di chiarirsi con me…". Scossi la testa
    "La ami ancora?"
    " Io sentivo che fosse già finita questa storia. Passavamo il tempo più a litigare che a comunicare civilmente… lei è impulsiva...non le andava più bene niente". Sbuffai sedendomi.
    "Credi che abbia scoperto che sei venuto qui con me…"
    "Non lo so...ma non mi stupirebbe se l'avesse fatto per ripicca...l'altra cosa strana è che vederla felice con quel Christian...non mi faceva dispiacere…"
    "Sei arrabbiato solo per come l'hai scoperto…" disse lei avvicinandosi e sedendosi accanto a me. Annuii e sospirai.
    "Guarda che non sei obbligato a…"
    "Non dirlo...mi pare di averti già dimostrato di non essere uno che si tira indietro…" la interruppi. Lei mi sorrise "Mai conosciuta persona più determinata"
    'Sarà perché mi sto innamorando' dissi fra me e me guardandola negli occhi.
    "Senti Violet...io ti ho fatta licenziare, io ti ho messo in un mare di guai e sarò io che ti tirerò fuori da questo pasticcio"
    "Mi fido di te" sospirò abbracciandomi. Quelle quattro parole valsero di più di ogni altra cosa.

    Passammo a casa sua a fare la valigia e dopo andammo a fare colazione.
    "Un giorno di questi dovrò comunque andare a lavorare per la mia matrigna...chissà come sarà infuriata, oggi non mi sono fatta viva…"
    "Ok...però vengo con te...e se ti tratta male autorizzami ad ucciderla" dissi scherzando
    "Chissà perché vorresti uccidere chiunque mi faccia del male…" sorrise sorniona.
    "Sono o non sono il tuo angelo custode?" chiesi. 'Mi sentirei morire se ti succedesse qualcosa'
    Lei mi carezzò la mano e la strinse. Incrociai le dita con le sue "Si...e sono contenta che sia proprio tu…". Il mio cuore balzò. Che mi stava facendo quella ragazza? D'un tratto da ribelle che ero, mi stavo rammollendo. Ma era la più bella cosa che mi stava succedendo fino a quel momento. I suoi magnifici occhi, quando incontravano i miei mi facevano dimenticare qualsiasi dispiacere. Persino il tradimento di Winona, non era più tanto importante. Su una cosa sola aveva ragione don Alex: Violet era un gioiello di ragazza, ma non come la intendeva lui. Era per me come un gattino annaffiato e sperduto di cui prendersi cura. Sarei stato all'altezza? Non lo so, ma avrei fatto di tutto, quello era più che certo.
    "Ce ne andiamo da qualche parte?"
    "Dove vorresti andare?" le chiesi
    "Qui vicino c'è un luna park…è piccolino, ma è grazioso…"
    "Buona idea" esclamai "E' da tanto che non passo una giornata come le altre, sto sempre a pensare al lavoro…" dissi aprendo la portiera e la feci entrare in macchina. Andai dall'altro lato e mi misi al volante.
    "Io ho una voglia matta di zucchero filato…"
    "Adoro il tuo modo di non pensare troppo alla tua linea" le confessai.
    "Non è che poi mi verranno i sensi di colpa?" scherzò, guardandosi il sedere.
    "Non ci pensare minimamente" sospirai facendole l'occhiolino e soffiandole un bacio sulla guancia "E' perfetto così com'è…"
    "Ti meriti un premio!" esordì lei.
    "Per cosa?". La sua risposta fu chiara e semplice. Con una mano sulla nuca mi spinse verso di lei e mi baciò con passione.
     
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  3. LovelyPirate
     
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    ke kariniiii *___* dai, almeno sn tutti contenti pure Winona (:
     
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  4. CinziaRosy
     
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    mmmmm....good!!!!
     
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  5. Lola_JD_Sparrow
     
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    stasera posto il 5 promesso *_*
     
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  6. *Aphrodite*
     
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    Oh, ora si che ti farai na schiera di fans vera e propria!!!!!! Sei grandiosa anche scrivendo nelle vesti di Johnny!!!!!
     
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  7. Calypso*
     
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    Lola ma io adoro le tue ff..e mi piace molto il modo in cui scrivi! :) mi raccomando vai avanti che sono curiosa e ansiosa di leggere il seguito... ps: ne panni di Johnny sei niente male! BRAVA!!
     
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  8. robytodd
     
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    Bellissimaaaaa!!!!!vai lola!!!!! Metti metti!!!!
     
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  9. Lola_JD_Sparrow
     
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    Come direbbe Lefty Ruggiero bedda matri grazie *_* e che ve lo dico a fare XD

    Cmq questo è il Johnny della FF

    normal_gilbert-grape-stills-004
     
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  10. *Aphrodite*
     
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    Ci piace, ci piace!!! :sbav:
     
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  11. DamiJD
     
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    Bello bello non vedo l'ora di leggere il 5!!
     
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  12. Lola_JD_Sparrow
     
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    Capitolo 5

    "Andiamo nella casa degli orrori?". Avevo intenzione di stuzzicare Violet, e anche, perché no, chi lo sa che per la paura, me la ritrovato appiccicata contro di me per tutto il giro? 'Hehe' facevo nella mia testa
    "Ok, io non ho paura! Poi l'ho già visitata!" disse "Vedremo quanto sarai uomo, caro Johnny!" scherzò con l'aria di una che aveva la puzza sotto il naso.
    Alzai un sopracciglio "Hai dubbi?" poi cominciai ad avere un tono più altezzoso "Ti faccio presente che il ragazzo che hai di fronte è stato inghiottito da un materasso in un film"…'Si e quando vidi la scena mi sono letteralmente cagato sotto dalla paura' dissi a me stesso.
    Lei mi sorrise, con un aria furba "Tsè...sentitelo...Il coraggioso!"
    "Lo sai che mi hai dato l'idea di un soggetto per un film?" dissi.
    "Non cambiare discorso tu!" sorrise disse afferrandomi la mano. Dopo una piccola passeggiata arrivammo alla casa degli orrori. "Oddio santo!" esclamò Violet guardando la casa. Era veramente spaventosa come me la ricordavo. "Paura tesoro?" azzardai sorridendole sornione.
    "Nemmeno un brivido caro" rispose maliziosa. Poi mi trascinò di nuovo "Andiamo su!". Ogni volta che mi afferrava la mano ero io a sentirmi i brividi, in realtà. Ma non di paura.
    Pagammo (più che altro pagai) il biglietto. Ci ritrovammo davanti al portone con il batacchio leonino. Una voce usci dalle sue fauci di legno "Bussate tre volte e tremate"
    "Originale!" commentai sarcastico "Perché non vai tu per prima?" bisbligliai provocandola.
    Lei ghignò e socchiuse gli occhi "Sei un coniglio!"
    "Coniglio io?...Baby stai a guardare" dissi bussando tre volte. Il portone si aprì grazie ad un meccanismo automatico e una risata malefica si sprigionò dall'interno. Entrammo piano.
    "Che forza!" Violet meravigliata. Con un piede pestò qualcosa e si sentì un crack.
    "Aaaaaaah!" urlò lei saltandomi in braccio terrorizzata.
    "Benvenuta tra le mie braccia coniglietta!" scherzai io.
    "Che...che cosa è stato?" chiese lei tremante, mentre scendeva dalla mia presa
    "Oh ma no è solo un…" mi bloccai e vidi che uno scheletro avanzava verso di noi con una falce
    "Non è un po’ presto per morire?" balbettai terrorizzato. Lei nascose il viso nel mio collo, tremava. Chiusi gli occhi e deglutii. Quando li riaprii il teschio non c'era più.
    "Uff" sbuffai. Ma Violet aveva ancora gli occhi chiusi ed era pallida "Ehy...aprì gli occhi...non c'è più nulla". Lei li riaprì piano "Peccato, sono stata così bene" sospirò sorridendo debolmente; Il suo alito profumato mi inebriava. Mi avvicinai per rubarle un bacio. Ad un tratto qualcosa interruppe il momento e la stanza cominciò ad illuminarsi ad intermittenza. Un tuono scosse il pavimento e io cercai di mantenermi in equilibrio tenendo stretta lei. Un rumore di cristalli. Il lampadario sopra di noi scricchiolava prepotentemente. Guardai in alto e dedussi che prima o poi ci sarebbe cascato addosso. Questo piombò su di noi e io scivolai di lato. Vidi una porta aprirsi, in una stanza illuminata. "Seguimi" bisbigliai afferrandole la mano e cominciando a correre. Chiudemmo la porta e ci appoggiammo ad essa. Eravamo capitati in una grossa biblioteca, a più piani, con scale lucide e ringhiere scolpite.
    "Non mi piace" dissi ansimando e guardandomi attorno
    "No nemmeno a me…" rispose lei nel panico. "Ahi!" urlò. Aveva il ginocchio ferito, con un vetro ficcato di lato. "Come hai fatto?" le chiesi preoccupato. "Dev'essere volato un cristallo del lampadario...ahi ahi...fa male" sospirò dolorante. Mi abbassai ad esaminare la ferita. Poi mi girai intorno per cercare qualcosa per eliminare il vetro. Presi un libro e strappai una pagina, la piegai in due e mi avvicinai al ginocchio di Violet.Poi vidi una poltrona e la aiutai ad accomodarsi "Stringi i denti...devo toglierlo...ci metterò un secondo, ti prometto che non sentirai nulla". Lei annuì e poggiò la testa contro lo schienale serrando gli occhi. Era abbastanza grosso, per fortuna, non mi era difficile estrarlo. Lo pinzai con la pagina fra le dita.
    "Pronta?" dissi guardandola.
    "Si...vai!". Io strinsi il vetro e lo estrassi d'un colpo, mentre Violet tratteneva il fiato.
    "Ah!" esclamò lei. Un piccolo rivolo di sangue uscì dalla ferita. Il taglio non era tanto profondo, ma nemmeno così superficiale. Strappai un lembo della mia camicia e fasciai il ginocchio, stando attento ad essere più delicato possibile. Lei mi guardò con sguardo commosso e amorevole. "Riesci ad alzarti?" le chiesi. Lei non rispose e cinse il mio collo con un braccio, appoggiandosi a me. Si tirò su da sola anche se la supportavo stringendola in vita.
    "Grazie Dottor Depp!" sospirò a due millimetri dalle mie labbra. All'improvviso mancò la luce.
    "Ci risiamo…" bisbigliai adirato. Più per il bacio mancato che per il buio che ci avvolgeva. La sentii poggiare la fronte sulla spalla. Sentimmo dei passi e lei si strinse a me Una luce fioca svelò dei neri figuri che ci stavano attorniando. Questi tirarono fuori dei coltellacci, che sembravano mannaie, le cui lame luccicavano.
    "Johnny, questa non mi sembra una normale casa degli orrori" suggerì lei in preda al panico.
    "E tieni ragione Violet!" esclamò una voce sopra di noi. Don Alex ci osservava dal pianerottolo. "Ti stai divertendo con il signor Depp qui...ah?".
    Adesso si che cominciavo a tremare dalla paura. Nonostante tutto rimasi con lo sguardo fermo su di lui, seguendo ogni piccolo movimento. Violet si strinse a me, sudava freddo.
    Deglutii. "Mettete giù quegli affari ragazzi...lo vedete? Sono terrorizzati…" rise ironico Alex.
    "Il tuo Johnny, Violet, è un ragazzo davvero galante e coraggioso…"
    "Bando ai convenevoli...che vuoi? Perché hai manovrato tutto qui dentro?"
    "Vedi picciotto...qui, in questo parco, è tutto mio…"disse Alex accendendosi un sigaro
    "Non hai risposto alla mia domanda…" dissi stringendo i denti. "Hai messo insieme questa farsa per farmi del male perché non ho accettato subito la tua offerta"
    "Sono stato solo avvisato dalla guardia dell'entrata...e volevo vedere a che punto ti saresti spinto per proteggere questa puttanella…". Mi salì il sangue al cervello, stavo per andare a spaccargli la faccia, ma Violet mi trattenne. "Non fare il suo gioco"
    "Sei abbastanza convinto adesso?"
    "Te ne sei innamorato eh?" mi chiese Alex centrando il punto debole "Lo vedo da come te ne sei curato…" abbassò lo sguardo verso la gamba offesa di Violet "Non lo credo difficile...te l'ho detto che è un oggetto prezioso...un gioiellino" continuò ironico con la voce gracchiante.
    "E per questo ti ringrazio". Sentii un colpo dietro la mia nuca e caddi a terra stremato.
    Violet guardò terrorizzata il pavimento. "Prendetela". Uno degli scagnozzi di Alex la strinse in vita bloccandole le braccia, ma lei dimenandosi se ne liberò e gli sferrò un calcio potente in mezzo alle gambe. Fu abbastanza svelta per rubare la pistola a uno di loro e la puntò addosso al boss, premendo il grilletto. Questo morì accasciandosi a terra.
    Violet puntò di nuovo contro gli altri uomini . Fece uscire dalla tasca della giacca il distintivo "A terra...mani in alto…". Quelli obbedirono. Poco dopo arrivarono i rinforzi.

    "E' stata in gamba tenente Sanford"le disse il maggiore Sax nell'ufficio. "Siamo riusciti a mettere in carcere un latitante, lei deve essere orgogliosa di sé stessa"
    "Sapevo che non fosse facile...lavorare in borghese...ma diciamo di...sì" disse lei triste. Il maggiore le si avvicinò. "Il signor Depp è giù a rispondere a delle domande...credo che adesso voglia anche delle risposte".
     
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  13. CinziaRosy
     
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    wow ci hai messo anche un po' di swank :B): :B): thrilling!!
     
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  14. *Aphrodite*
     
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    Oddiooooooo questo colpo di scena è meravigliosO!!!!! :boing1: hahahahaha Johnny fregato da un agente!!! troppo troppo bello sto capitolo :love:
     
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  15. LovelyPirate
     
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    wooooow che spettacolooooooooo *____*
    no vabbè, che cosa geniale lolìììì, complimentissimi!!!! aspettiamo cn ansia il seguito...
     
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129 replies since 18/2/2012, 22:54   1494 views
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